Legge Sabatini e PMI: bonus per acquisto immobilizzazioni

di Nicola Santangelo

23 Settembre 2013 14:30

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Il decreto del Fare approvato lo scorso 9 agosto ha dato il via libera alla nuova legge Sabatini che permette alle piccole e medie imprese di ottenere agevolazioni per finanziare i beni strumentali. Si tratta, in pratica, di un bonus che tenta di rilanciare gli investimenti: impianti, macchinari, attrezzature, hardware, software e tecnologie digitali. La Cassa Depositi e Prestiti metterà  a disposizione di micro imprese e PMI un plafond di 2,5 miliardi di euro, incrementabile fino a 5 miliardi. Si tratta di finanziamenti e contributi in conto interessi per l'acquisto di immobilizzazioni. Gli investimenti, da effettuare anche mediante leasing finanziario, fanno riferimento all'acquisto di macchinari, impianti, beni strumentali, attrezzature ad uso produttivo, hardware, software e tecnologie digitali. In pratica, Cassa Depositi e Prestiti anticiperà  i fondi alle banche e queste erogheranno i finanziamenti con la riduzione degli interessi. => Vai allo Speciale Decreto Fare

Sono beneficiarie dell'agevolazione le micro imprese e le Pmi. Con un emendamento inserito in sede di conversione l'incentivo è stato esteso anche alle Pmi agricole e della pesca. Non rientrano nell'incentivo l'acquisto di beni immobili, veicoli, natanti, velivoli, macchine acquistate per fini dimostrativi, macchinari ceduti in comodato e macchinari destinati ad essere noleggiati senza operatore. I finanziamenti, concessi da banche convenzionate con Cassa Depositi e Prestiti, avranno una durata non superiore a cinque anni dalla data di stipula del contratto e potranno coprire la totalità  dell'investimento con un massimo di due milioni di euro per ciascuna impresa. Alle imprese che accedono ai finanziamenti sarà  riconosciuto dal Ministero dello Sviluppo Economico un contributo in conto interessi. La spesa massima autorizzata per la concessione dei contributi è di 7,5 milioni di euro per l'anno 2014, di 21 milioni di euro per l'anno 2015, di 35 milioni per ciascuno degli anni dal 2016 al 2019, di 17 milioni di euro per l'anno 2020 e di 6 milioni di euro per l'anno 2021.