Il direttore dell’Agenzia delle Entrate Rossella Orlandi ha annunciato, nel corso dell’Audizione presso la Commissione Parlamentare di Vigilanza su Anagrafe Tributaria e razionalizzazione banche dati pubbliche in materia economico-finanziaria, che presto arriverà una soluzione gratuita per la fatturazione elettronica tra privati. E’ il Dlgs n. 127/2015 – dopo l’obbligo di fatturazione elettronica verso la PA – a dare dal 2017 la possibilità ai soggetti passivi IVA di comunicare telematicamente al Fisco le fatture emesse e ricevute e i dati dei corrispettivi di operazioni rilevanti ai fini IVA svolte con soggetti privati.
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Si tratta di un’opzione facoltativa che offre il vantaggio, per chi la eserciti, di non dover effettuare adempimenti quali Spesometro, black list e modelli Intra sugli acquisti. E proprio per incentivare la fatturazione elettronica tra privati l’Agenzia delle Entrate ha attivato un apposito tavolo con Sogei, la società informatica del MEF, volto a dare attuazione alle previsioni del citato decreto, definendo le regole per la trasmissione telematica all’Amministrazione Finanziaria delle fatture elettroniche nei rapporti B2B e dei corrispettivi nelle operazioni B2C.
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A sollevare perplessità, da parte sopratutto dei commercialisti, i costi del processo di generazione, trasmissione e conservazione delle fatture elettroniche: per questo, l’Agenzia ha annunciato di aver avviato con Sogei i dovuti approfondimenti per arrivare a fornire una soluzione gratuita a tutti i contribuenti.
Alla base dell’attivazione delle fatture elettroniche tra privati ci sarà certamente l’esperienza maturata per quella verso le Pubbliche Amministrazioni, che ormai viaggia a pieno ritmo anche grazie al recente potenziamento del Sistema di interscambio (Sdi). Secondo quanto rivelato da Rossella Orlandi, i flussi di fatture elettroniche verso la PA sono passati:
«Da una media di circa 18 mila file al giorno registrata a marzo 2015 ai circa 87 mila di ottobre, senza pregiudizio per la qualità del servizio erogato».