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Legge di Stabilità: tagli fiscali e spending review

di Barbara Weisz

4 Novembre 2015 11:11

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Rilievi di bilancio alla Legge di Stabilità in termini di spending review: agevolazioni fiscali, fondo TASI-IMU ai Comuni, Sanità regionale, canone RAI.

Fra gli obiettivi della delega di Riforma Fiscale (legge 160/2015) il riordino delle agevolazioni sembra essere stato dimenticato dalla Legge di Stabilità: la manovra 2016, lungi dal ridurre le misure, ne aggiunge di nuove, portando a quota 296 le cosiddette tax expenditures. Il Governo presenterà i numeri ufficiali con la nota di aggiornamento al DEF 2016, il Documento di Economia e Finanza, ma intanto i tecnici di Camera e del Senato hanno fatto i conti in tasca alla Legge di Stabilità.

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Sale la spesa per i tagli fiscali: a 75.102,7 milioni per il 2016 (+15.199,10 rispetto al ddl di bilancio 2015); 175.689,6 milioni per il 2017 (+14.616,40); 176.257,8 milioni per il 2018. Solo le 11 nuove agevolazioni contribuiranno all’aumento di spesa: 634,2 milioni per il 2016, 1.288,4 milioni per il 2017 e 1.240 milioni per il 2018.

I tecnici del Parlamento puntano il dito contro misure specifiche introdotte dalla Legge di Stabilità.

In primis l’aumento della dotazione del fondo di solidarietà comunale in sostituzione del gettito TASI per le prime case e di quello IMU per i terreni agricoli e gli imbullonati, che limita la possibilità di manovra dei Comuni. Il meccanismo irrigidisce i bilanci: si chiede quindi un confronto con il Governo sulla flessibilità dei bilanci comunali, con la richiesta di rinuncia, da parte dello Stato, del gettito IMU standard su capannoni industriali e alberghi.

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Sul fronte enti locali è invece scontro con le Regioni: due terzi della spending review sono a loro carico, rischiando un azzeramento dei fondi per le politiche sociali e l’istruzione, oppure di toccare in maniera consistente il fondo per il trasporto pubblico locale. C’è un taglio da un miliardo sulla Sanità, e secondo il presidente della Conferenza Stato Regioni Chiamparino:

«se non cambiano questi dati vorrà dire che, ad esempio, sui farmaci innovativi ci sarà qualcuno a cui bisognerà dire di no».

In vista, c’è comunque un tavolo Governo Regioni per approfondire i temi relativi alla manovra.

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Tornando ai rilievi dei tecnici del Bilancio di Camera e Senato alla manovra, si chiedono chiarimenti sul canone RAI, con riferimento al pagamento del canone e delle utenze elettriche. I tecnici ritengono ragionevole ipotizzare che l’individuazione del nuovo importo sia stato effettuato tenendo conto delle risultanze di una analisi sulla riduzione dell’evasione attesa ma si chiedono se la stima tenga consideri eventuali contenziosi in relazione a incertezze applicative che potrebbero derivare dalla nuova presunzione legale di possesso di apparecchio televisivo.