Decreto Fare: Wi-Fi libero e Agenda Digitale

di Barbara Weisz

18 Giugno 2013 17:00

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Wi-fi libero, finanziamenti per start up innovative e spin-off universitari, nuova governance per lo sviluppo dell’Italia digitale, novità  per il cittadino (domimicilio digitale, fascicolo sanitario elettronico): sono diversi i provvedimenti che riguardano lo l’agenda per l’Italia Digitale contenuti nel Decreto del fare approvato il 15 giugno dal governo Letta (leggi qui la sintesi delle misure).

Non mancano gli spunti critici, visto l’intervento normativo sembra creare una sorta di conflitto di attribuzioni fra l’Agenzia dell’Italia digitale (leggi che cos’è) e il nuovo Mr Italia Digitale, Francesco Caio, nominato lo scorso 13 giugno dal governo Letta (leggi qui) e al quale ora sono attribiti specifici compiti: un appensantimento burocratico di cui non si sentiva proprio il bisogno, in un settore come quello dello svilupp digitale in cui l’Italia è già  sufficientemente indietro, oppure un modo per superare lo stallo dell’Agenzia dell’Italia Digitale (leggi qui)? La risposta, al momento, è difficile, la certezza è che il premier entra direttamente nella “partita” diventando l’unico referente per la vigilanza sull’Agenzia dell’Italia Digitale.

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Ma vediamo tutte le novità :

  • wi-fi: viene definitivamente chiarito che non è più necessario identificarsi per navigare in Internet e connettersi in rete utilizzando un collegamento wi-fi. Il provvedimento, ampiamente atteso, avvicina l’Italia agli standard internazionali (il wi-fi libero è pratica abbondantemente diffusa in Europa e nel mondo). Resta però l’obbligo del gestore di garantire la tracciabilità  mediante l’identificativo del dispositivo utilizzato.
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    Fascicolo sanitario elettronico: regioni e province autonome devono presentare entro fine 2013 uno specifico piano sul fascicolo sanitario elettronico. Saranno l’Agenzia per l’Italia Digitale e il ministero della Salute a valutare i vari progetti. La notizia è di primaria importanza per i singoli cittadini, ma interessante anche per le aziende attive nei servizi informatici al settore della sanità , pubblica e privata.


    Start-up innovative
    : non si tratta di nuove agevolazioni per le start-up innovative rispetto a quelle già  introdotte con il decreto Sviluppo bis (leggi qui), ma di un incremento dei finanziamenti attingendo al Fondo per la ricerca applicata (FAR). In pratica, è stato deciso di sostenere lo sviluppo di start up innovative e spin off universitari utilizzando il 50% della quota relativa alla contribuzione a fondo perduto del Fondo rotativo (il FAR). Resta da capire esattamente a quanto ammontano queste risorse, che in base a quanto comunica il governo saranno rivolte in particolare a valorizzare progetti di social innovation per giovani con meno di 30 anni, sviluppare il rapporto tra il mondo della ricerca pubblica e le imprese, potenziare le infrastrutture delle università  e degli enti pubblici di ricerca.

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    Governance dell’Italia Digitale: e siamo al capitolo che suscita i maggiori interrogativi, per il rischio di sovrapposizione di competenze fra Mr Italia Digitale, Francesco Caio, e l’Agenzia per l’Italia Digitale diretta da Agostino Ragosa. Il comunicato del Governo indica che l’intento è quello di rendere «più snella e operativa la governance dell’Italia Digitale». Come? Affiancando all’Agenzia Mr Agenda Ditale, ovvero Caio (un esperto del settore, su questo non ci sono dubbi), che risponde direttamente al premier, e che si avvale di un tavolo permanente composto da esperti e rappresentanti delle imprese e delle università . Il suo compito: presentare quadro complessivo delle norme vigenti, dei programmi avviati e del loro stato di avanzamento, nonché delle risorse disponibili per l'agenda digitale. Staremo a vedere.