Novità sul fronte Regime dei Minimi annunciate dal viceministro dell’Economia, Luigi Casero, durante la XI Conferenza della Cassa di Previdenza Forense: in vista c’è una revisione del Governo al regime forfettario con l’obiettivo di renderlo più conveniente per chi apre o ha aperto da poco Partita IVA o per le start-up. Si tratta di un’iniziativa che segue quella precedentemente attuata dall’Esecutivo, che aveva prorogato regime fiscale agevolato al 5% fino al 31 dicembre 2015.
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La novità vedrebbe coinvolti 1 milione e 800 mila Partite IVA e nuove attività, quelli che nelle dichiarazioni dei redditi 2014 hanno indicato un volume d’affari sotto i 30mila euro. La riforma del regime dei minimi 2016 dovrebbe essere inserita dal Governo nella prossima Legge di Stabilità, in ottica di semplificazione e agevolazione dei piccoli professionisti che iniziano un’attività e delle start-up.
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A confermare l’imminente riforma del regime dei minimi è anche il sottosegretario all’Economia, Enrico Zanetti:
«Vogliamo chiudere questa vicenda. Si sta valutando la possibilità di alzare da 15 a 30mila euro il tetto per i liberi professionisti e per i primi 5 anni di attività delle start-up l’aliquota scenderà dal 15 al 5%. In questo modo il regime fiscale diventa di nuovo accessibile per i liberi professionisti e si riproduce per le nuove attività la stessa convenienza che dava il vecchio regime». […] «Più la dimensione di un’attività commerciale è ridotta, più aumenta l’insostenibilità dei costi diretti e indiretti degli adempimenti burocratici. È proprio pensando a queste imprese, come a tutti i privati cittadini, che stiamo lavorando per raggiungere l’obiettivo di creare un vero e proprio tax day unico».