87 sessioni in cui gli utenti potranno testare con mano i vantaggi della virtualizzazione: a Las Vegas è di scena il Technology Forum di HP, dove utenti e sviluppatori si incontrano per fare il punto sulle ultime tecnologie a disposizione delle aziende.
Tra queste, la virtualizzazione sembra al momento essere la più gettonata. Con software dedicati è possibile far compiere a un solo computer (sia esso un server, un desktop o un dispositivo storage) il lavoro di più computer, utilizzandolo per far girare contemporaneamente sistemi operativi e programmi differenti.
I vantaggi per le imprese “virtualizzate” sono evidenti: usare l’hardware in modo più efficiente, sfruttandone al massimo la capacità di calcolo e risparmiando sull’acquisto di altri computer. Quello che è meno evidente è che un’infrastruttura IT virtualizzata è anche più complessa, e quindi più difficile da gestire.
Secondo una ricerca condotta da CA, infatti, alcuni imprenditori sono reticenti nell’adozione di questa tecnologia a causa di un ROI (Return On Investiment) troppo basso: il 28% del campione è risultato piuttosto dubbioso sull’effettiva convenienza della virtualizzazione.
Se le macchine “fisiche” sono in numero inferiore, i computer “virtuali” non diminuiscono e diventa più complicato gestirli, ricorrendo spesso ad appositi pannelli di controllo. La stessa HP ne offre uno, il software ProLiant Essentials Virtual Machine Management, in una nicchia di mercato che sta crescendo velocemente.
Tuttavia quello che emerge dal Forum di Las Vegas è una situazione ancora lontana dalla maturità. Una sensazione condivisa anche da Andi Mann, analista di Enterprise Management Associates, secondo cui manca ancora una suite di gestione in grado di offrire un controllo pienamente efficace dell’infrastruttura virtualizzata.