Il nuovo iPad Pro è forse il passo più evidente compiuto da Apple verso professionisti e aziende: si potrebbe dire che quel “Pro” non allude solo alle prestazioni ma anche all’utenza di riferimento. In generale, il nuovo iPad da ben 12,9 pollici, fa parte di una strategia complessa e orientata al pubblico business, tra i cui tasselli spiccano anche i recenti accordi con IBM prima e Cisco poi, per offrire servizi più adatti al pubblico aziendale.
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Sono tanti i motivi per cui il Pro è l’iPad più adatto al pubblico business. E se è troppo pensare di sostituirlo al computer principale, resta sicuramente un buon “companion” quando si è in mobilità o si lavora da casa, per continuare le attività già avviato.
Strumenti
Lo schermo più grande è solo uno degli elementi che favorisce l’uso business (oltre che per film e giochi, ovviamente). La novità che spicca di più è l’Apple Pencil, una “matita” capacitiva: artisti, designer e creativi possono usarla al posto di tavolette grafici. Per medici e professionisti può essere un modo immediato per interagire con documenti, commentarli, condividerli. È una tendenza già cavalcata dai Samsung Note, che però con i “pennini” consentono anche di scrivere (con software di riconoscimento della scrittura a mano) e interagire con il sistema. Apple vuole dirci che il dito resta sempre il modo più adatto per usare i suoi prodotti (“se metti un pennino, hai già sbagliato”, diceva infatti Steve Jobs dei concorrenti); salvo la possibilità di usare uno strumento ad hoc per scopi specifici.
È pensata per il business anche la nuova Smart Keyboard che con i connettori scambia sia energia sia dati con l’iPad Pro. Il grande schermo favorisce anche la scrittura sulla tastiera virtuale e abilita l’uso di più app e finestre contemporaneamente sul display. Il multitasking è una delle novità che arrivano con iOS 9.
Software
La strategia business degli ultimi annunci si avvale anche di alleanze con i software provider. È stato notato il valore emblematico della presenza di Microsoft sul palco Apple, per presentare Office. Come a dire che gli avversari di sempre possono anche collaborare. Cosa resa più facile anche dalle ultime evoluzioni della strategia Microsoft, che mira a costruire un ecosistema di diffusione dei suoi prodotti migliori su diversi dispositivi (di qui anche un parziale disimpegno dalla produzione di dispositivi smart, con la svalutazione della divisione acquisita da Nokia).
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Sul palco è salita anche Adobe, per mostrare nuovo software pensato proprio per l’iPad e la Pencil e con cui anche ritoccare foto, creare il layout di una rivista. Gli accordi con Cisco e IBM mirano a servizi soprattutto per aziende medio-grandi, mentre gli ultimi sono pensati (anche) per professionisti e PMI: possiamo dire che la strategia Apple per il pubblico business si sta ora completando.
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Apple per il business
Apple, del resto, deve correre in questa direzione: un po’ per contrastare il declino di vendite di tablet e un po’ per rispondere all’avanzata di Android nel mondo business (grazie a una crescente attenzione ai problemi di sicurezza, che resta il tallone d’Achille di Android in azienda). Cammino comunque difficile: bisogna ricordare che l’iPad è nato come strumento ricreativo e solo in un secondo momento ha cominciato a diffondersi tra professionisti, pur restando più adatto alla fruizione che alla creazione di contenuti.
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Concorrenza
Il Surface Pro 3 di Microsoft – a cui secondo molti il nuovo iPad si è ispirato – resta forse più adatto al business, grazie un maggiore supporto hardware (le porte USB, HDMI e Display Port per collegarsi a un video proiettore) e software (Adobe InDesign, Adobe Photoshop e Adobe Illustrator non sono sul nuovo iPad). Il multitasking su Surface è inoltre più sofisticato, permettendo fino a quattro finestre (contro le due dell’iPad). Tuttavia Apple può contare sul vecchio fenomeno della “consumerizzazione” dell’IT e quindi può conquistare gli utenti business che sono già legati al suo ecosistema nelle proprie vite extra-lavorative.