Se non si è in regola con la dichiarazione dei redditi non è possibile avere accesso alla compensazione dei crediti vantati con il Fisco. Il motivo è semplice: senza la denuncia dei redditi l’Amministrazione finanziaria non è in grado di verificare l’esistenza e l’entità del credito stesso. Dunque, il mancato rispetto della procedura formale della presentazione del modello di dichiarazione dei redditi rappresenta motivo sufficiente a giustificare la preclusione all’utilizzo del credito maturato in compensazione con i debiti dell’anno successivo (cfr.: sentenza n. 1287/2015 della Corte di Cassazione).
L’indebita compensazione del credito, in questo caso, sarà notificata al contribuente mediante cartella di pagamento con la quale il Fisco avrà diritto di recuperare, ai sensi dell’articolo 36-bis del Dpr 600/1973, gli importi compensati mediante un credito maturato nell’anno di imposta per il quale la dichiarazione risultava omessa.
L’omessa presentazione del modello Redditi determina la perdita della facoltà del contribuente di utilizzare in compensazione il credito maturato nell’anno d’imposta di riferimento poiché, in assenza della dichiarazione, anche se in sede processuale si è in grado di dimostrare la sussistenza del credito stesso, ad esempio mediante deposito del quadro RX di Redditi e del modello di versamento F24. Per la Suprema Corte:
A fronte della non contestata omessa presentazione della dichiarazione dei redditi da parte della contribuente, ciò di cui si controverte non è l’esistenza del credito d’imposta, ma la possibilità di portarlo direttamente in compensazione nella dichiarazione dei redditi dell’anno successivo.