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Ritardo nei pagamenti: come evitarlo

di Francesca Vinciarelli

13 Luglio 2017 09:04

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Come prevenire i problemi di liquidità legati ai ritardi nei pagamenti in 10 semplici mosse.

Il ritardo nei pagamenti, non solo dalla PA ma anche tra privati, rappresenta da tempo una delle piaghe del nostro Paese. Complice la crisi economica, la morale del saldo fatture in Italia sembra essere peggiorata negli anni, con gli insoluti che continuano a causare seri problemi di liquidità alle imprese, nonstante le tangte misure del Governo per arginare o compensare questo fenomeno.

=> Un modello di sollecito pagamento fatture

Vediamo quindi quali possono essere alcune azioni da intraprendere per cercare di evitare di incorrere in queste problematiche. La parola d’ordine in questo, come in molti altri ambiti, è “prevenzione”. Molte, troppe, PMI affrontano il problema solo quando è ormai tardi, vedendosi poi costrette a richiedere capitale di terzi, cosa non semplice viste le note difficoltà di accesso al credito per chi è poco bancabile.

Misure preventive

Attuare misure preventive e individuare tempestivamente i mancati incassi potrebbe fare la differenza per il business. Bisogna pertanto:

  • fare attenzione a segnali da parte dei clienti come aumento richieste di informazioni commerciali, riduzioni o incrementi improvvisi di ordini, aumento di dispute e controversie, elevato turnover del personale, pagamenti lenti o fermi, assegni ritirati e impossibilità di contattare il cliente;
  • cercare informazioni sulla solvibilità;
  • puntare su decisioni di credito strutturate;
  • scambiare esperienze e informazioni in ambito di pagamento;
  • avere una severa gestione dei debitori;
  • stabilire il livello di perdite massimo sostenibile.

=> Ritardo pagamenti: regole

Gestire i pagamenti

Per evitare o gestire al meglio i mancati pagamenti è consigliabile:

  • conoscere il cliente, controllando la carta intestata e verificando che le fatture e le pratiche burocratiche riguardino lo stesso soggetto;
  • predisporre un modulo di richiesta di credito;
  • fornire termini e condizioni di credito chiare, con limiti adeguati;
  • strutturare un processo di controllo del credito ben definito e ben documentato;
  • comunicare regolarmente con il cliente;
  • prestare attenzione alle scadenze;
  • pensare e agire in maniera proattiva e tempestiva;
  • evitare gli assegni, preferendo invece il bonifico bancario o l’addebito diretto;
  • nei casi estremi, considerare la possibilità di rivolgersi ad un’Agenzia di Recupero Crediti.