Per esercitare l’attività di imprenditore agricolo è necessario acquisire un allevamento o un fondo rustico, anche affittandolo ai sensi della Legge 203/82 con patto in deroga ex articolo 45 della stessa legge (contratto di affitto soggetto a registrazione entro 20 giorni e imposta di registro dello 0,50% sul corrispettivo complessivo).
Una volta acquisito il fondo, l’imprenditore può iscriversi al Registro Imprese della Camera di Commercio della provincia in cui ha sede l’azienda e richiedere Partita IVA all’Agenzia delle Entrate.
Sono anche previste agevolazioni per i giovani under 40 (Legge 441/98) che avviano società agricole. Ai fini IVA l’imprenditore deve scegliere se adottare il regime speciale (articolo 34 del Dpr 633/1972) o normale, indicando l’opzione nella prima Dichiarazione IVA annuale (è vincolante per un triennio).
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Adottando il regime speciale la detrazione IVA è forfettaria sulla base delle percentuali di compensazione stabilite dal DM 12 maggio 1992, che stabilisce le seguenti aliquote:
- 7,5%: cavalli, asini, muli e bardotti, vivi; animali vivi della specie suina, ovina e caprina; volatili da cortile vivi; volatili da cortile morti, commestibili, freschi e refrigerati; conigli domestici, piccioni, lepri, pernici, fagiani e altri animali vivi destinati all’alimentazione umana, api e bachi da seta;
- 7%: animali vivi della specie bovina, compresi gli animali del genere bufalo;
- 12,5%: vini di uve fresche, compresi i vini spumanti con esclusione di quelli liquorosi ed alcolizzati e di quelli contenenti più del 22% in volume di alcol.
Le operazioni imponibili diverse da quelle indicate devono essere registrate e indicate separatamente in sede di liquidazione periodica e dichiarazione annuale.
Dalla relativa imposta si detrae quella per acquisti e importazioni di beni non ammortizzabili e servizi esclusivamente utilizzati per la produzione di beni e servizi che formano oggetto delle operazioni stesse.
Agevolazioni
I produttori agricoli che nell’anno solare precedente hanno realizzato – o a inizio attività prevedono di realizzare – un volume d’affari non superiore a 7mila euro, costituito per almeno 2/3 dalla cessione dei prodotti indicati, sono esenti da imposta, da obblighi documentali e contabili (compresa dichiarazione annuale) e iscrizione al Registro Imprese.
Rimane l’obbligo di conservare fatture e bollette doganali. Tali disposizioni cessano di avere applicazione dall’anno successivo a quello in cui è stato superata la soglia, a condizione che non sia superato il limite di 1/3 della cessione di altri beni.
Contributi INPS
Le possibili gestioni INPS a cui iscriversi sono due:
- Coltivatori diretti: coltivano manualmente il fondo e la manodopera dipendente non supera i 2/3 di quella occorrente per i fabbisogni aziendali;
- IAP: imprenditori agricoli professionali in possesso di competenze e conoscenze in agricoltura (articolo 5 del regolamento CE n. 1257/1999 del Consiglio, 17 maggio 1999), che ricavano dall’ attività almeno il 50% del reddito e vi si dedicano almeno la metà del proprio tempo lavorativo.
Bando ISMEA
A seguito dell’emergenza epidemiologica da COVID – 19, l’ISMEA ha introdotto novità per la gestione delle Agevolazioni per l’insediamento di giovani in agricoltura, il cui prossimo bando è stato rinviato a data successiva al 15 ottobre 2020.
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Nel frattempo, sono sospesi i pagamenti delle rate 2020. Il pagamento della quota capitale è rinviato all’anno successivo quello di scadenza del piano di ammortamento originario; la quota interessi è consolidata nel debito residuo e ammortizzata per la restante parte del nuovo piano di ammortamento. Non serve fare domanda.
Sono sospesi anche i termini per l’avvio e la realizzazione dei piani aziendali compresi tra il 1° marzo 2020 e il 15 ottobre 2020. La valutazione dei piani è poi effettuata in modalità semplificata, per le sole posizioni che non richiedono il sopralluogo.