Ci sono tutte le principali banche italiane fra i circa 350 istituti che aderiscono all’Accordo per il Credito 2015: è online l’elenco aggiornato redatto dall’ABI con le banche e gli intermediari finanziari che concedono finanziamenti agevolati alle imprese per sostenerne la crescita e lo sviluppo. L’accordo, firmato a marzo, contiene anche una nuova moratoria su debiti e mutui delle PMI e soluzioni finanziarie per le imprese che vantano crediti con la PA.
=> Elenco banche aderenti all’Accordo per il Credito 2015
Valido fino a dicembre 2017, l’accordo fissa anche i requisiti per le imprese beneficiarie e le condizioni base delle operazioni.
Beneficiari
Imprese in ripresa (aderiscono 346 banche): sospensione per 12 mesi della quota capitale delle rate dei mutui (finanziamenti a medio-lungo termine); sospensione per 12 o 6 mesi dal pagamento della quota capitale delle operazioni di leasing; operazioni di allungamento dei finanziamenti.
=> Mutui PMI: Accordo Credito 2015
Imprese in sviluppo (aderiscono 67 banche): finanziamenti agevolati per sostenere progetti imprenditoriali di investimento o rafforzamento della struttura patrimoniale delle imprese. A disposizione di sono 10 miliardi di euro, che rappresentano la somma dei plafond individuali delle singole banche aderenti ch,e anche grazie alle iniezioni di liquidità BCE, applicano alle imprese condizioni vantaggiose. Le condizioni cambiano a seconda del finanziamento richiesto, una delle variabili è rappresentata dalla durata, inferiore o superiore ai 3 anni.
=> Credito e liquidità PMI: accordo per la ripresa 2015
Imprese e PA (72 banche): soluzioni finanziarie per lo smobilizzo dei crediti delle PMI nei confronti della pubblica amministrazione. Anche qui c’è un plafond di 10 miliardi. Fra le soluzioni previste: anticipazioni del credito, in alcuni casi con garanzia dello Stato oppure con la formula del pro solvendo, o ancora senza cessione del credito.