Le Voci della Crisi: è l’iniziativa attraverso cui artigiani, commercianti, piccoli e medi imprenditori del Lazio manifestano il proprio disagio di fronte alla crisi economica e ai liti della politica nell’affrontarla. Le Pmi laziali scendono in piazza a Roma lunedì 21 novembre, nella mobilitazione organizzata dalla CNA.
In un gesto simbolico, gli imprenditori vessati dalla crisi economica restituiscono le chiavi delle proprie attività.
A testimoniare il peso della difficile congiuntura economica, avvalorando lo stato di malessere delle Pmi, ci sono i numeri: «solo nel commercio, a Roma, chiudono i battenti sette negozi ogni giorno.
Nell’artigianato le nuove iscrizioni sono crollate del 37,5%», ha riportato Erino Colombi, presidente della CNA di Roma. Un settore da sempre caratterizzato dal dinamismo, ma che ora ha perso la propria spinta competitiva, e a farne le spese sono i giovani, essendo diventato il passaggio generazionale pressoché impossibile.
In più, alle indubbie difficoltà economiche imposte dalla crisi si aggiunge il fardello della burocrazia italiana, che va ad incidere soprattutto sulle realtà di dimensione minore, nonostante in Italia queste rappresentino il 99% del tessuto produttivo.
Con la manifestazione del 21 novembre preparata con una serie di incontri preliminari in tutte le province, le imprese del Lazio hanno deciso di dire basta, «è arrivato il momento di reagire e di proporre risposte concrete». Senza considerare che le realtà laziali «sono le più tartassate d’Italia e gli enti locali hanno smesso da tempo di pagarle» ha sottolineato Danilo Martorelli, presidente della CNA del Lazio.
Ad ogni presa, ospitata presso uno stand, il diritto-dovere di portare la propria testimonianza su come si combatte ogni giorno contro la crisi, mentre in un momento di confronto e dibattito, 8 imprenditori salgono sul palco per fare il punto della situazione.
Visita il sito CNA per approfondimenti e per partecipare alla manifestazione “Le Voci della Crisi“.
