Ultimi giorni per i contribuenti che sono decaduti da un piano di rateazione debiti Equitalia nel 2014 e vogliono chiederne uno nuovo: il termine fissato dal Milleproroghe è il 31 luglio 2015, ma il precedente piano deve essere stato interrotto entro il 31 dicembre 2014. La norma che concede nuovamente di pagare a rate le cartelle esattoriali è all‘articolo 12-quinquies della legge 11/2015, di conversione del Dl 192/2014.
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La norma prevede la possibilità di chiedere fino a 72 rate (sei anni), presentando la domanda entro il 31 luglio utilizzando l’apposito modulo (Istanza di rateazione ai sensi dell’art. 11-bis del decreto legge 66/2014, come modificato dal Milleproroghe) presente sul sito dell’agente della riscossione (clicca qui). La compilazione è relativamente semplice: dati anagrafici, dichiarazione di decadenza da un precedente piano di rateazione con indicazione dei ruolo o avvisi scaduti, indicazione del numero di rate richieste).
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Attenzione: il nuovo piano Equitalia nel momento in cui viene concesso, non è prorogabile, e decade nel momento in cui il contribuente salta due rate, anche non consecutive. Sono ammessi tutti i contribuenti (persone fisiche e imprese). Questa nuova possibilità di rateazione è concessa anche a coloro che avevano già usufruito precedentemente (nel 2014) della riapertura di un piano di rateazione (in base al Dl 66/2014), e poi erano nuovamente decaduti (lo ha precisato il ministero dell’Economia, rispondendo a un’interrogazione parlamentare il 19 marzo 2015).
I debiti che erano giù inclusi nella precedente rateazione, sono rateizzabili con nuovi piano senza presentare alcuna documentazione. Se invece nel frattempo si sono aggiunte altre cartelle, che non erano presenti nel precedente piano, bisogna effettuare la normale procedura (per i debiti fino a 50mila euro, certificazione ISEE, per quelli di importo superiore serve ulteriore documentazione). L’avvio del piano di rateazione impedisce l’avvio di azioni esecutive nei confronti del contribuente.
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Equitalia sottolinea che le dilazioni di pagamento rappresentano circa la metà dei volumi riscossi annualmente. Secondo i dati aggiornati all’inizio dello scorso mese di giugno 2015, c’erano circa 2,9 milioni di rateizzazioni attive per un importo dilazionato di 30,5 miliardi di euro. le domande di rateazione bis introdotta dal Milleproroghe erano 48mila 485, di cui 47mila 049 (il 97%), concesse, per un importo dilazionato di oltre 1,2 miliardi di euro.
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Ricordiamo infine che nell’ambito dei decreti attuativi della delega fiscale c’è una riforma della riscossione delle imposte che allargherà a tutti i contribuenti in qualsiasi momento la possibilità di ottoenere una nuova rateazione di un debito scaduto, pagando integralmente le rate non versate. Viene però ridotto da otto a cinque il numero di rate non pagate che determina la deciadenza dal piano. Il decreto legislativo attuativo della Riforma Fiscale è approvato in via preliminare dal Governo ed è attualmente in parlamento per i necessari pareri.