I rifiuti costituiscono un valore, le aziende della green economy lo sanno bene, ma da oggi qualunque azienda può farne un business, rivolgendosi direttamente da un pubblico di acquirenti durante un’asta online: è nato infatti Wastebay, portale web per imprese a partita IVA che vogliono far quotare i propri rifiuti o Materie Prime Secondarie (MPS), facendoli diventare un’opportunità di ritorno economico. L’occasione è ghiotta per tutti, per chi vende e chi acquista: guadagno per i primi e risparmio per i secondi.
Wastebay
Il sito Wastebay è stato presentato a Ecomondo 2011, fiera internazionale dello sviluppo sostenibile e del riuso.
Come funziona? L’azienda che vuole commerciare materiali considerati “rifiuti”, può accedere al portale e, previa registrazione, pubblicare un annuncio di vendita (scheda con foto). Chi desidera comprare, invece, sempre previa registrazione, può inserire le proprie offerte per ogni singola scheda.
L’offerta economica per ogni scheda aumenta incrementalmente dalla base d’asta ad ogni nuova offerta e fino alla scadenza temporale dell’asta, che fa scaturire l’aggiudicazione.
Chi fa un’offerta non può ritirarla e, dopo l’aggiudicazione, deve acquistare il materiale. La garanzia del processo di vendita è regolata in modo puntuale: la fatturazione è automatica al momento della chiusura dell’asta e inoltrata via email all’indirizzo comunicato e verificato al momento della registrazione. L’azienda che la riceve è tenuta al pagamento della fattura delle commissioni entro e non oltre 15 giorni dal ricevimento della stessa con le modalità descritte in fattura. Il mancato pagamento avvia un procedimento automatico per il recupero del credito e la sospensione temporanea ai servizi di Wastebay fino all’avvenuto saldo.
Per chi compra il servizio è gratuito, mentre per chi vende è previsto il pagamento di una commissione solo se sulla propria merce è stata fatta almeno un’offerta valida. Le commissioni – gratuite per il mese di novembre come offerta di prova – da dicembre saranno unificate a 80 euro su tutti e tre i tipi di asta disponibili: standard, al ribasso o a prezzo fisso.
L’asta standard riguarda tutti quei prodotti che hanno un valore di vendita, e si aggiudica l’asta chi offre il prezzo più alto; l’asta a ribasso è dedicata a tutti quei prodotti che devono essere smaltiti, e si aggiudica l’asta chi offre il prezzo più basso; l’asta a prezzo fisso è dedicata a qualsiasi prodotto con prezzo fisso, e si aggiudica l’asta il primo offerente.
Tipologia di merce
I rifiuti che si possono mettere all’asta sono distinti per categorie: carta e cartone, ceneri e scorie, fanghi e sabbie, legno, macchinari e attrezzature, metalli, plastiche, pneumatici e gomme, prodotti riciclati, RAEE, rifiuti liquidi, oli e chimici, rifiuti organici e compost, rifiuti per il recupero energetico, rifiuti solidi assimilabili, rifiuti solidi urbani, servizi, tessili e cuoio, veicoli fuori uso, vetro e fibre di vetro.
La scheda descrittiva per ogni merce in vendita è molto accurata e riporta diversi campi: D d’asta, tipologia merce, categoria, tipo di asta, quantità di materiale, data di scadenza (espressa in giorni, ore, minuti e secondi), prezzo di partenza, presso attuale (raggiunto a mezzo offerte), luogo dove si trova la merce, condizioni di spedizione, modalità di pagamento.
A corredo della merce esiste anche una scheda venditore con le informazioni di contatto, la possibilità di inserire dei feedback di gradimento o meno e anche di segnalare una frode. L’affidabilità delle aziende registrate è infatti regolata dal sistema dei feedback (positivo, negativo, neutro). Un’azienda con più di tre feedback negativi viene segnalata come inaffidabile ed espulsa senza potersi registrare nuovamente.
L’area del sito Westbay dedicata alle istruzioni chiarisce ogni dubbio, come anche l’area FAQ opportunamente popolata. Per qualsiasi problema è disponibile la compilazione di un form online cui wastebay risponderà in via asincrona.