Incentivi all’uso delle fatture elettroniche tra privati dal 2017, con ulteriori semplificazioni rispetto a quanto già previsto: il Governo ha approvato modifiche al provvedimento del decreto approdato in Consiglio dei Ministri il 17 luglio per un secondo esame preliminare (dopo il via libera del 21 aprile) insieme ad altri due decreti attuativi della delega di Riforma Fiscale (internazionalizzazione imprese e certezza del diritto). L’Esecutivo ha così recepito una serie di pareri espressi nel corso dell’iter parlamentare (che ricomincia sul nuovo testo, che poi tornerà in CdM per il via libera definitivo).
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In generale, si conferma l’impianto in base al quale si punta sulla fatturazione elettronica (volontaria) tra imprese private dal 2017 per le transazioni commerciali. Sono previsti agevolazioni fiscali per diffondere questa tipologia di contabilità tra imprese e professionisti: il contribuente che sceglierà le fatture elettroniche sarà esonerato da Spesometro ed obblighi di comunicazione relativi a black list e contratti di leasing. Il ricorso alle fatture elettroniche implicherà inoltre semplificazioni sui controlli fiscali, che potranno essere effettuati anche da remoto.
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L’infrastruttura resta il Sistema di Interscambio (SiD) giù utilizzato dai fornitori della PA. Per facilitare il passaggio, l’Agenzia delle Entrate conferma che, dal luglio 2016, sarà messo a punto un servizio base per la predisposizione del file contenente i dati della fattura, il suo invio e anche la conservazione delle fatture elettroniche. Per alcune specifiche categorie di soggetti IVA, il servizio relativo all’intero ciclo di gestione delle fatture elettroniche (generazione, invio e conservazione) già utilizzato per gli scambi con la PA, sarà gratuito. E’ previsto un decreto ministeriale che individui le Partite IVA che avranno questa agevolazione, dopo aver sentito anche il parere delle associazioni di categoria.
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Una delle novità introdotte in sede di secondo esame preliminare è proprio quella relativa a un maggior coinvolgimento, nell’ambito dei forum nazionali sulla fatturazione elettronica, delle associazioni di categoria. Ricordiamo che dal mondo delle PMI sono arrivate diverse critiche, relative ad esempio alle difficoltà che potrebbe avere una micro o piccola impresa artigianale senza dipendenti, o comunque senza un ufficio contabilità, nel rispettare la nuova procedura di fatturazione elettronica, che comporta non solo la generazione e l’invio telematico, ma anche la conservazione digitale dei documenti.
Confermata anche la parte sui rimborsi IVA più veloci, mentre un cambiamento riguarda i distributori automatici, per i quali scatta da sibito l’obbligo di memorizzazione elettronica e trasmissione telematica dei corrispettivi. L’Agenzia delle Etrate, quando metterà a punto il documento di prassi relativo a tracciati informativi, standard di sicurezza e tecniche di hardware, è tenuta a prevede soluzioni che consentano di non incidere sull’attuale funzionamento degli apparecchi distributori. In pratica, si vuole evitare che i nuovi adempimenti comportino di fatto l’esigenza, per le imprese del settore, di dover riacquistare i distributori, garantendo quindi la sicurezza e l’inalterabilità dei dati, nel rispetto dei normali tempi di obsolescenza e rinnovo degli apparecchi automatici.