La banda larga è nel maxi-emendamento

di Giacomo Dotta

Pubblicato 4 Novembre 2011
Aggiornato 21 Novembre 2011 10:24

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Nel maxi-emendamento da cui dipendono le sorti del Governo e del paese, dipendono anche le sorti della banda larga italiana. Giunge infatti l'ultima chiamata.

Come l’Italia possa approvare una rete a banda larga di nuova generazione in pochi giorni dopo averne respinti i progetti per anni, è cosa tutta da capire. Fatto sta che l’ultima speranza è appesa al filo del maxi-emendamento che il Governo dovrebbe portare in discussione alle Camere nei prossimi giorni, usando la connettività, probabilmente, più come uno scudo che non come una vera finalità.

Secondo quanto trapelato, infatti, tra i provvedimenti con cui l’Italia vuol far vedere ad Europa e Fondo Monetario Internazionale il proprio impegno per il futuro, figura anche il progetto di una rete in grado di annullare il digital divide e portare il paese in una condizione di modernità strutturale fino ad oggi respinta. Più e più volte, infatti, il paese ha cercato il grande passo, senza mai trovare né i fondi della politica, né l’impegno delle grandi aziende del comparto. La situazione si è così trascinata per troppo tempo, creando una situazione ormai cronica di disagio generale in termini di qualità di accesso, penetrazione del broadband e diffusione della cultura digitale tra la popolazione.

E pensare che per stimolare la banda larga potrebbe bastare anche molto meno: con una lettera inviata al ministro Romani, infatti, Assoprovider ha suggerito alcuni piccoli e semplici interventi legislativi con cui sarebbe possibile ad esempio abbassare le barriere di entrata nel mercato. I piccoli provider, infatti, potrebbero investire in infrastrutture se solo avessero di fronte un rischio imprenditoriale accettabile e non fossero schiacciati da una normativa che favorisce i grandi attori tagliando fuori le realtà locali.

Le speranze di Assoprovider e quelle riposte nel maxi-emendamento sono quelle che fanno proprie tutte le aziende e tutti i privati del paese: soltanto con una azione dall’alto è a questo punto possibile smuovere la situazione per donare finalmente al paese l’infrastruttura internet di cui necessita per essere realmente competitivo.

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