Decidere chi può accedere ai dati aziendali e quale uso può farne: con la Content Protection Suite V6, Websense punta a proteggere le aziende da eventuali fughe di dati.
Lavorare con informazioni digitali è un bel vantaggio per le imprese, e lo è ancor di più comunicare tramite internet, scambiare dati aziendali e, sempre più spesso, usare software direttamente sul Web.
Questo espone l’impresa a rischi connessi al furto e alla fuga di informazioni riservate, che possono costare caro alle vittime, sia in termini economici che di reputazione. Il problema è dunque riuscire a proteggere i dati senza minare la facilità con cui è possibile lavorarci.
La soluzione di Websense è un sistema automatizzato che gestisce i permessi dei singoli utenti aziendali, assegnando ad ognuno la facoltà di usare determinati tipi di file, impostando nel dettaglio l’uso che è possibile farne e a chi è possibile spedirli.
Tutto quello che passa sul Web è quindi monitorato dalla Content Protection Suite, che basa la sua attività di riconoscimento non solo sul contenuto delle informazioni ma anche del contesto in cui si trovano, cercando così di raggiungere un maggior livello di efficacia.
La protezione contro le minacce esterne, assicura Websense, è garantita dalla tecnologia ThreatSeeker e dal database degli indirizzi web, in grado di individuare e classificare ogni tipo di malware.