Assolombarda, insieme a Fondirigenti e Aldai, Fondazione ISTUD e il Centro Federico Stella dell’Università Cattolica di Milano, hanno promosso la ricerca “Rischi di infiltrazione mafiosa nelle imprese del Nord Italia. Strategie, meccanismi e segnali di allarme: la realtà del fenomeno e la percezione delle aziende”, mirata a monitorare questa tipologia di rischio e a proporre strategie per contrastare il fenomeno.
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Per le imprese il rischio di essere coinvolte in varie tipologie di iniziative malavitose aumenta notevolmente in tempo di crisi, soprattutto se ci sono esigenze di liquidità e se alla base vi è la volontà di battere i concorrenti.
Aree a rischio
L’indagine mostra come la corruzione rappresenti il motore più utilizzato dalla criminalità organizzata per infliltrarsi, soprattutto nel comparto degli acquisti, nel commerciale e nella finanza.
«Gli imprenditori e manager del Nord – sottolinea Marella Caramazza, Direttore Generale Fondazione ISTUD – sono impreparati alla complessità e alla rischiosità del fenomeno mafioso. Fanno coincidere il tutto con la corruzione ma abbiamo visto che la infiltrazione nelle aziende può avvenire attraverso molti altri varchi. Oltre alla difesa sociale, un ruolo fondamentale deve averlo la formazione dei decisori aziendali, ai vari livelli aziendali. La normativa sulla compliance, soprattutto per le piccole imprese, è una sovrastruttura spesso non sufficiente.»