Entra nel vivo l’indagine conoscitiva su sms, mms e servizi in mobilità – avviata dall’Autorità per le Telecomunicazioni e dall’Antitrust al fine di analizzare prezzi e condizioni delle offerte di mercato.
Nello specifico, sono la lente ci sono le clausole delle proposte, la trasparenza delle procedure contrattuali e le dinamiche concorrenziali all’interno del settore, che potrebbe ostacolare l’ingresso di nuovi player alternativi.
L’obiettivo della pre-istruttoria è assicurarsi che vengano tutelati al meglio i consumatori e gli utenti. Cosa che però allo stesso tempo, fornisce uno strumento in più agli operatori delle tlc di capire quanto sia fattibile riuscire ad essere competitivi in un mercato così aggressivo.
Da un’indagine simile, condotta congiuntamente dalle due Autorità nel 2007 sono emersi ricavi complessivi in Italia pari a circa 4 miliardi di euro, così suddivisi: 2,49 miliardi per gli sms, 1,61 per mms e dati in mobilità. Un mercato fiorente, dunque.
L’Agcom ha sottolineato come si tratti di segmenti contraddistinti dalla presenza di svariati pacchetti di offerte diversificate per utenze business e consumer, il cui costo medio può variare notevolmente.
Era quindi inevitabile che si arrivasse ad effettuare delle verifiche, ufficializzate ora a margine dell’audizione alla Commissione Agricoltura alla Camera.
Si è dichiarata soddisfatta dell’iniziativa Codacons, che già da quattro anni denunciava mediante esposti alle due Autorità l’eccessivo costo di sms e mms in Italia rispetto agli altri paesi europei.
In caso emergano dall’indagine violazioni o comportamenti scorretti da parte delle compagnie telefoniche italiane, Codacons avvierà una maxi-class action finalizzata a far ottenere agli utenti la restituzione di quanto incassato ingiustamente dai gestori telefonici nel corso degli anni.