Sensori in grado di rendere intelligenti e di connettere le cose, servizi di rete, cloud: sono gli ingredienti fondamentali dell’IoT, l’internet delle cose (Internet of Things), su cui puntano Microsoft e STMicroelectonics, con un partnerhip che rende a portata di PMI un mercato in gran fermento, nuova frontiera hi-tech con stime secondo cui raggiungerà i 50 miliardi di cose connesse entro il 2020. La partnership fra due colossi del software ha l’obiettivo di promuovere l’IoT nel paese del Made in Italy, puntando sulle potenzialità rappresentate dall’abbinamento fra artigianato, desing, produzione di oggetti e tecnologie.
=> Made in Italy: le applicazioni IoT su misura
Al momento, i campi applicativi considerati più promettenti sono le smart city, le smart card, la domotica, l’industria del fitness, l’agricoltura. Ma il punto centrale è che l’IoT può trovare nei vari segmenti di cui si compone anche il Made in Italy più tradizionale (i mobili, gli oggetti, gli alimenti) un terreno fertile per sviluppare innovazione e accrescere la competitivtà delle imprese. La partnership fra Microsoft e STMicroelectronics mette a disposizione di aziende di settori diversi dalla tecnologia, come la manifattura, competenze, prodotti, servizi e infrastrutture per sviluppare soluzioni IoT che generino innovazione e profitto. Un altro punto a favore dell’Italia, sul fronte dell’analisi del mercato, è la grande diffusione dei device mobile, in particolare gli smartphone, segno di un interesse di mercato potenzialmente alto verso l’utilizzo di “cose” intelligenti.
=> Vodafone: mobile, cloud e Iot per il business
L’IoT, sottolinea Alessandro Cremonesi, Group Vice President e Direttore Generale, ST Central Labs di STMicroelectronics, «offre ad aziende italiane sia nuove sia consolidate un’opportunità irripetibile di innovazione». E’ un settore in cui «la creatività italiana, riconosciuta in tutto il mondo per la bellezza delle cose che sa costruire», può trovare «grandi possibilità di espressione nell’utilizzo dei nostri componenti elettronici per creare nuovi prodotti IoT ricercati dai consumatori di oggi e di domani». Microsoft e STM mettono a disposizione delle PMI tecnologie, dai sensori che rendono le cose intelligenti alla connessione in rete ai servizi cloud, consulenza, formazione. Obiettivo, spiega Carlo Purassanta, amministratore delegato Microsoft Italia, lo sviluppo di «un ecosistema sensors-to-cloud e progetti applicativi volti a rendere le aziende sempre più smart».
=> Industria 4.0: perché conviene produrre in Italia
La partnership mette a disposizione anche la collaborazione del Centro di Competenza IoT creato da Microsoft in partnership con l’Istituto Superiore Mario Boella di Torino. Alcuni esempi di PMI del Made in Italy che hanno utilizzato l’IoT per creare innovazione partendo da settori tradizionali:
- Minerva Omega Group: produce da 70 anni macchine e sistemi Made-in-Italy per la lavorazione e conservazione di prodotti alimentari (affettatrici, insaccatrici, confezionatrici). Ha sviluppato, insieme al partner Solair, NemoSY, un sistema di monitoraggio che usa infrastruttura cloud Microsoft Azure e componentistica STMicroelectronics, e acquisisce dati telemetrici in tempo reale, elaborando informazioni da integrare nel processo di business. Il sistema gestisce anche il ciclo di manutenzione delle macchine;
- Gruppo Cimbali: produce macchine professionali per caffè e attrezzature per la caffetteria, ha sviluppato un sistema di monitoraggio e controllo per il parco macchine. Il sistema raccoglie i dati, offre ai clienti informazioni costanti su funzionamento e manutenzione, e ha interessanti prospettive dal punto di vista marketing.