Parte da Roma la rivoluzione della banda larga: dopo Telecom Italia anche Fastweb, Vodafone e Wind portano la fibra ottica nella Capitale aprendo la prima centrale del progetto pilota volto a creare una rete alternativa a quella Telecom.
Oggi i tre operatori convocati daAgCom (Autorità per le garanzie nelle comunicazioni) discuteranno del progetto.
Una concorrenza che si spera possa costituire per utenti e imprese un vantaggio, portandoli presto a godere dei benefici delle reti in fibra di prossima generazione, le cosiddette Next Generation Access Network (NGAN), oltre che di migliori infrastrutture.
L’obiettivo è garantire entro luglio 2010 velocità di connessione pari a 100 Mbit/s ai 525 edifici (7.400 abitazioni) localizzati a Collina Fleming coinvolti nel progetto, ed entro 5 anni a 15 città italiane, per una spesa di circa 2,5 miliardi di euro.
Ma la vera mission è raggiungere il 50% della popolazione, garantendo la copertura delle città con più di 20.000 abitanti e investendo un totale di 8,5 miliardi di euro.
In realtà, secondo il Rapporto sul programma Isbul (Infrastruttura e servizi a banda larga) commissionato dall’AgCom ad alcuni atenei italiani, per coprire metà della popolazione e il 100% dei clienti business con le reti di prossima generazione sono necessari poco più di 13 miliardi di euro.
Bisognerebbe infatti creare un’architettura “Fiber to the home-Ftth” e P2p assegnando ad ogni utente la propria fibra dedicata collegata con la centrale, garantendo migliori prestazioni, minori costi e maggiori garanzie di banda. In più tutto questo contribuirà a creare 248.121 nuove unità lavorative.