Ancora una virata verso l’Open Source per Microsoft, che punta sulla collaborazione aperta per facilitare la conversione dei documenti occidentali e cinesi.
Lo scorso Febbraio la società di Gates aveva implementato nei programmi di Office un convertitore in grado di operare con il formato ODF, sviluppato dalla comunità Open Source e usato dai software di office automation “liberi”.
E ora a Redmond intendono dare un’ulteriore spinta al proprio formato Open XML rendendolo interoperabile con il formato UOF (Unified Office Format), che attualmente rappresenta lo standard nazionale nel mercato cinese.
Per raggiungere questo scopo, Microsoft sponsorizzerà un progetto Open Source, la cui partecipazione sarà aperta a tutti gli sviluppatori che vorranno fornire il proprio contributo. Tra questi, è già confermata la presenza del Beijing Information Technology Institute, l’istituto cinese a cui si deve la paternità dell’UOF.
Il grande coinvolgimento dei soggetti cinesi è da imputarsi all’interesse dimostrato dallo stesso Governo del Celeste Impero, da cui sarebbe partita la richiesta per creare un “ponte” tra i documenti con gli occhi a mandorla e quelli occidentali.