In un precedente articolo abbiamo introdotto il concetto di noleggio degli apparati hardware e i vantaggi che può portare ad una PMI. Continuiamo con questo secondo articolo ad indagare questa modalità finanziaria ed operativa per concludere con i suggerimenti sulle società cui rivolgersi.
Le società di locazione, lo abbiamo già indicato, sono in ultima analisi proprietarie dell’hardware, il noleggio solleva i clienti dagli oneri di gestione amministrativa e fiscale e dai vincoli di ammortamento contabile del parco locato. Il noleggio offre anche vantaggi fiscali consistenti come la possibilità di dedurre totalmente il canone di noleggio per qualsiasi durata del contratto. L’IVA deve essere anticipata solo sul valore dei singoli canoni e non su tutto il costo della fornitura.
La locazione operativa non ha nessun impatto sul bilancio, e sul conto economico non figura come spesa di capitale (Capex), ma come spesa operativa corrente (Opex). La locazione finanziaria (cioè il leasing) per contro, comporta un deterioramento della quota di indebitamento.
Questo vantaggio è ancora più evidente con i nuovi principi contabili internazionali IAS/IFRS (International Accounting Standards/International Financial Reporting Standards), che sono entrati in vigore in Italia dal primo Gennaio 2005. Essi in sostanza considerano il leasing finanziario una forma di proprietà del bene, e il noleggio un semplice godimento e utilizzo del bene. Non si ha quindi un abbassamento dell’attivo, con un conseguente miglioramento degli indici finanziari.
Oggi è più che mai necessario per le piccole e medie imprese adottare politiche gestionali volte ad ottenere rating bancari positivi. Il motivo sono le regole molto rigide sui requisiti patrimoniali delle banche, stabilite dal nuovo accordo internazionale Basilea 2, che è stato definito nel Giugno 2006 ed è diventato operativo in Italia all’inizio di quest’anno.
Con Basilea 2, le banche dei Paesi aderenti all’accordo saranno costrette a classificare i propri clienti in base alla loro rischiosità, attraverso procedure di rating sofisticate, e dovranno accantonare quote di capitale proporzionali al rischio derivante dai rapporti di credito assunti, valutati attraverso il rating. Se i rapporti comportano maggiori rischi, dovranno essere effettuati maggiori accantonamenti, con la conseguenza che la banca dovrà sostenere costi superiori.
Il timore scontato è che l’applicazione dell’accordo possa portare le banche a ridurre il credito a favore delle PMI ed allo stesso tempo ad alzare i tassi di interesse, a meno che queste non siano dotate di indici finanziari più che ottimi. È inoltre probabile che le banche concederanno più difficilmente prestiti alle PMI per l’acquisto di hardware.
Il problema del deprezzamento
Un altro grosso vantaggio del noleggio è che alla fine della vita operativa non occorre più alienare il bene, il cui valore è diventato sempre più difficile da quantificare dati i rapidi progressi tecnologici nel settore IT. Infatti, la rapida obsolescenza dei sistemi IT porta con sé il problema del deprezzamento, più rapido del loro ammortamento fiscale.
Già dopo un anno il valore contabile delle apparecchiature IT è superiore al loro valore commerciale. Inoltre, se cambiano le esigenze delle aziende, esse sono costrette ad acquistare nuovi apparecchi. Computer, server o infrastrutture di rete potrebbero presentare problemi di prestazioni, essere incompatibili con le nuove periferiche o non essere più adeguati per far fronte ai cambiamenti di mercato e alla crescita del business, perdendo il proprio valore prima che siano ammortizzati negli anni.
Con il noleggio, i costi di smaltimento e di ricollocazione gli apparecchi obsoleti e non più utilizzati sono a carico delle società di locazione. Questo aspetto è diventato molto importante negli ultimi anni: le normative sulla dismissione degli apparecchi IT e sullo smaltimento dei rifiuti tecnologici sono diventate più severe, e le società che non le adempiono possono incorrere in sanzioni molto pesanti: basti pensare alla direttiva Europea RAEE (Rifiuti di Apparati Elettrici ed Elettronici, WEEE in inglese) entrata in vigore in Italia dal 2005.
Chi offre i servizi di noleggio
Fra le principali organizzazioni Europee specializzate nei servizi di noleggio dei sistemi IT che operano nel nostro Paese, figurano l’Italiana Computek Locazioni, la Belga Econocom, la francese Ecs e la britannica Livingston.
Le società di locazione si avvalgono di reti partnership strategiche con le principali marche di produttori, per ottenere l’approvvigionamento dell’hardware a condizioni vantaggiose, e di magazzini di grandi dimensioni aggiornati regolarmente.
Esse offrono servizi di noleggio sia di durata corta, per far fronte alle esigenze immediate, sia sul lungo termine, che assicurano ai clienti il "possesso virtuale" degli apparecchi senza però doversi accollare gli oneri di manutenzione e di gestione amministrativa e i rischi di obsolescenza.
Gli apparecchi restituiti al termine del contratto, usati in media da 6 a 18 mesi, sono ricondizionati e immessi nuovamente sul mercato a prezzi convenienti.
Oltre ai servizi logistici e di supporto, le società di locazione offrono la consulenza sulla scelta dei prodotti più adatti alle esigenze dei clienti, senza alcun vincolo di brand, e sulla forma di noleggio o di leasing più vantaggiosa. Esse effettuano anche attività di brokeraggio, ossia di ricollocazione degli strumenti inutilizzati di un’azienda o della loro ridistribuzione in più siti dell’azienda stessa per ottimizzare l’utilizzo delle risorse hardware.
Le società di locazione si occupano anche della gestione esternalizzata del parco strumenti, anche a partire da un numero ridotto di postazioni di lavoro, e per ogni tipo di apparecchio, dal palmare al mainframe. Inoltre mettono a disposizione dei tool su web per aiutare i clienti a seguire le attività relative ai contratti di noleggio o al servizio di ricollocazione degli apparecchi superflui o sotto-utilizzati. Ma soprattutto, sono sempre più attente alle esigenze delle PMI.