Secondo recenti studi di settore promossi dl provider di soluzioni software aziendali Bea, tra le soluzioni per l’impresa più diffuse o in ascesa nel 2008 sembrerebbero emergere le
iniziative per il miglioramento dei processi, quel BPM (Business Process Management) che rappresenta ormai una priorità per ogni tipologia e realtà aziendale.
Le rilevazioni Bea sottolineano come questo mercato sia in continuo cambiamento e dotato di una dinamicità che attualmente non è paragonabile a nessun altro aspetto di carattere tecnologico.
Si stanno infatti moltiplicando quindi i vendor che propongono soluzioni software BPM, ma anche di elaborazione degli eventi complessi o soluzioni architetture service-oriented (Soa). Il mercato ha una stima di crescita che lo porterà a 6 miliardi di dollari entro il 2011.
Le aziende hanno capito che l’utilizzo di questi strumenti permette un rapido ritorno degli investimenti (Roi), dovuto ai vantaggi ottenuti dall’automatizzazione o accelerazione di processi, e di una riduzione della loro complessità in virtù della migliorata gestione.
Secondo le stime, il 60% delle aziende che decide di farne uso completa la messa in produzione in meno di sei mesi. L’ostacolo più grande rispetto ad una più massiccia diffusione sul mercato è dovuta a resistenze di carattere organizzativo: problemi di cambiamento di gestione e di allineamento delle competenze interne.
Le rilevazioni Bea lasciano spazio anche a considerazioni sul social computing. Gli strumenti attualmente distribuiti in ambito BPM non sono stati “insensibili” alla diffusione dei processi collaborativi e sociali ed hanno recepito la necessità di implementarli all’interno delle aziende in maniera più strutturata ed efficace.