Standardizzazione in sordina, forse a causa di strategie commerciali ancora non definite, quella del protocollo Wi-Fi 802.11r, meglio conosciuto come Fast Basic Service Set Transition.
Presentato a fine estate, il nuovo sistema messo a punto dai tecnici dell’IEEE (Institute of Electrical and Electronics Engineers) in questi giorni tornato alla ribalta, permette il roaming tra Access Point WiFi senza disconnessione.
Particolarmente utile, quindi, per l’utilizzo di dispositivi client wi-fi in movimento.
L’obiettivo principale per cui è stato realizzato il protocollo BSS è quello di assicurare a servizi come il VoIP il passaggio da un Access Point ad un altro senza cadute di connessione e senza handover, ovvero il passaggio di mano che si percepisce quando viene interrotto un flusso audio.
Lo standard 802.11r, infatti, consentirebbe di far compiere l’handover in un tempo di 50 millisecondi, un tempo ridottissimo e quindi quasi impercettibile.
Il progetto dell’IEEE non è ancora concluso, anche se un richiamo alla concretezza e alla rapida definizione delle possibile applicazioni commerciali viene da Microsoft che, con il progetto Vi-Fi, riceverebbe un sicuro beneficio dalla possibilità del roaming.
Uno dei possibili impieghi potrebbe essere, ad esempio, la creazione di reti Wi-Fi distribuite sul modello di FON: l’utente finale, passando liberamente da un Access Point all’altro e dotandosi di un cellulare wi-fi con apposito software, potrebbe utilizzare un servizio identico a quello delle reti cellulari. Con costi di gran lunga inferiori.