Myspace licenzia il 47% dei dipendenti e chiude gli uffici in Italia: è segno che i social network troppo tematizzati sono a rischio implosione, dopo il primo vibrante sussulto che li avevi resi icona del nuovo modo di comunicare online “condividendo”? Può essere, sta di fatto che la gente oggi preferisce spazi virtuali più generalistici come Facebook, dove si può condividere qualunque cosa o mettersi in vetrina con il proprio profilo (personale o professionale), sicuri di raggiungere chiunque e comunque.
Oggi la carta vincente nel Web è puntare sul pubblico di massa, come funzionava ieri con la televisione: insomma, meglio andare dove vanno tutti, sia che si tratti dell’azienda che investe in social media marketing che dell’utente finale (che vuole “sapere tutti degli altri” e/o mettersi in mostra) intorno a cui gira tutto il carrozzone.
Se oggi i primi social network tematici (nel caso di Myspace, musica e intrattenimento) si avvicinano pericolosamente a chiudere i battenti e altre storiche reti sociali come Linkedin puntano alle funzionalità Facebook-like, significa che il business model vincente per ora è uno solo e chi vuole investire nei social media con un buon ROI per il momento lo farà su social network come Facebook.
Finchè non arriverà un nuovo Mark Zuckerberg con qualche nuova soluzione in grado di avvicinare, interconnettere, moltiplicare, promuovere viralmente per la gioia degli utenti e di conseguenza anche di aziende e investitori. Basti pensare al business per l’acquisto/acquisizione (più o meno diretta) di fan delle Pagine Facebook (leggi “incremento degli accessi da Facebook al proprio sito”). O ai nuovi strumenti di web analytics che sempre più mirano a seguire l’utente nei suoi percorsi di navigazione anche sui social media.
Alzi la mano chi non “è su Facebook” (ci siamo anche noi, ovviamente!) o che non conosce almeno 5 persone che lo sono. E la tua azienda su Facebook c’è? E quanti fan ha? E le campagne pubblicitarie le avete già pianificate?