Apple sta riscuotendo sempre maggiori consensi all’interno del settore enterprise, con una penetrazione del suo sistema operativo pari al 4,5%. Tutto merito di due tendenze sempre più in voga nei dipartimenti IT: la virtualizzazione e il cosiddetto “tech populism”.
A confermare i dati, una analisi svolta dall’analista Ben Gray per Forrester Research: nel gennaio del 2007 infatti, i sistemi Apple rappresentavano solamente l’1,2% delle macchine presenti all’interno delle aziende, cifra che attualmente risulta praticamente quadruplicata.
Il dipartimento IT sembra così aver scoperto la possibilità di poter adottare anche altri sistemi operativi (quali Windows Vista o XP) all’interno dei Mac Intel, attraverso l’utilizzo di software di virtualizzazione quali Wmware e Parallels.
La propensione da parte dei dipartimenti IT a supportare una gamma sempre più ampia di software e hardware sembra essere divenuto il vero fattore trainante per la diffusione delle macchine Apple: «la virtualizzazione dei client sarà importante, ma il tech populism lo sarà ancor più», dichiara infatti Gray.
L’avanzata di Apple sta avvenendo a discapito di Windows, le cui quote di mercato nel settore enterprise sono diminuite dello 0,7%, passando dal 95,6% dello scorso autunno al 94,9% di questa estate. L’OS della mela ha invece incrementato il suo mercato dello 0,9%.
Secondo Gray, Apple continuerà a recuperare quote di mercato per i prossimi 18 mesi, periodo nel quale si prevede un aggiornamento dei Pc e la migrazione dei sistemi operativi.