Non sarà più necessario per i gestori degli hotspot di reti pubbliche wireless registrare la fotocopia del documento di identità degli utenti per procedere alla relativa autenticazione, prassi finora obbligatoria per fruire del servizio pubblico di navigazione senza filo: presto basterà autenticarsi con un sms o una carta di credito.
Lo comunica Assoprovider, che in una nota preannuncia il via libera concesso ufficialmente alla nuova procedura da parte del Ministero dell’Interno.
Si tratta di una sorta di compromesso fra le esigenze di sicurezza espresse nei dettami del Decreto Pisanu (art. 1, lett. b, D.M. 16.08.06) e la necessità di non ostacolare la diffusione delle tecnologie wireless, anche attraverso gli hotspot pubblici.
Uno a zero per le reti WiFi, quindi, a fronte di un evidente ritardo accumulato in Italia, complici anche le complicazioni normative e burocratiche finalizzate a garantire massima tutela agli utenti, alla rete e al traffico dati scambiato.
Il vantaggio apportato dalle nuove disposizioni è per i gestori degli hotpost ma anche per gli utenti, che scelgono il wireless proprio in virtù dei suoi benefici in termini di mobilità, flessibilità, semplicità. Pensiamo soprattutto alle utenze business, che utilizzano il WiFi in trasferta (aeroporto, luoghi pubblici, ecc.): la rapidità di accesso è un requisito fondamentale per mantenere vantaggioso l’utilizzo di una tecnologia innovativa.
Oltre a semplificare l’accesso al servizio per tutti gli utenti, l’obiettivo è anche quello di evitare gli eccessivi costi di registrazione e gestione delle informazioni raccolte, a carico dei gestori degli hotspot.
C’è ora da chiedersi come verrà regolamentata la tariffazione degli sms per l’autenticazione: si pagherà secondo i prezzi del proprio gestore, oppure come se si accedesse ad un servizio commerciale (costo maggiorato), o ancora si tratterà di sms gratuiti, magari in base ad accordi specifici presi fra operatori e gestori di rete WiFi?