Il Milleproroghe elimina i paletti al bonus mobili introdotti dalla Legge di Stabilità, per cui non è più necessario che il costo sostenuto per gli arredi e gli elettrodomestici sia inferiore a quello della ristrutturazione. Sintetizziamo dunque i cambiamenti introdotti negli ultimi mesi e settimane, in modo da fare chiarezza sul modo in cui i contribuenti possono usufruire dell’agevolazione.
Il nuovo Bonus
La detrazione è stata introdotta dal Dl 63/2013 convertito con la legge 90/2013, che ha rimodulato e prorogato per l’intero 2013 le detrazioni su ristrutturazioni edilizie e riqualificazione energetica e, con il comma 2 dell’articolo 16, introdotto il Bonus arredi. Si tratta di una detrazione del 50% sulle spese sostenute per mobili ed elettrodomestici di classe A+ (oppure A nel caso dei forni), per un ammontare massimo di 10mila euro, esclusivamente per gli arredi destinati a immobili oggetto di risutrutturazione edilizia su cui si applica l’analoga detrazione (50%, per una spesa massia di 96mila euro.La Legge di Stabilità ha prorogato il bonus per il 2014 ma introducendo una limitazione: il comma 139, lettera d, numero 3, all’ultimo capoverso prevedeva che le spese per mobili ed elettrodomestici non potessero essere superiori a quelle sostenute per i lavori di ristrutturazione. Ora, invece, il Milleproroghe ha eliminato il capoverso con il risultato che il bonus vale comunque fino a 10mila euro, indipendentemente se le spese di ristrutturazione sono state più o meno alte. L’unico vincolo che resta è che gli arredi siano destinati a un immobile oggetto di ristruttuazione agevolata (ma non necessariamente destinati allo stesso locale).
Esempi
Se è stato ristrutturato il bagno e si beneficia della detrazione del 50% per i lavori, si possono comprare gli elettrodomestici per la cucina dello stesso appartamento con acquisto agevolato. Se la ristrutturazione del bagno è costata 5mila euro e gli elettrodomestici 6mila, questi si possono detrarre per intero nella misura del 50%. Il limite imposto dalla Finanziaria 2014 imponeva invece che l’agevolazione si applicasse fino a 5mila euro (ossia non oltre quanto speso per i lavori), perché non si poteva superare il costo della ristrutturazione. In sintesi, la modifica introdotta dalla Legge di Stabilità non sarà mai stata applicata, visto che il Milleproroghe è intervenuto ad eliminarla prima che entrasse effettivamente in vigore.