Grosse novità per la prima rata Tasi-IMU 2014. Per la definizione delle aliquote per il calcolo dell’imposta e per le esenzioni sull’acconto di giugno, le normative di riferimento sono due:
- Legge di Stabilità: ai commi 639 e seguenti istituisce la IUC (Imposta Unica Comunale) che comprende, oltre alla componente Tari (tasa sui rifiuti) anche la Tasi-IMU (immobili), il cui pagamento è previsto in via generale in due rate (16 giugno e 16 dicembre).
- Dl 16/2014: consente ai Comuni di aumentare le aliquote fino allo 0,08% (tra prime case e altri immobili), utilizzando l’extra-gettito per introdurre agevolazioni sulle prime case; proroga al 31 maggio la scadenza per le delibere comunali (da pubblicarsi entro il 23 maggio). Senza delibere nei tempi stabiliti: niente acconto sulle prime case ma unica rata a dicembre; acconto sugli altri immobili con Tasi allo 0,1% e IMU 2013 e saldo a conguaglio con aliquote 2014 (articolo 1, comma 1, lettera b).
Il provvedimento deve terminare il suo iter entro il 6 maggio ma nel frattempo il decreto legge è in vigore e fornisce ai Comuni lo strumento per deliberare le aliquote con flessibilità 0,08%. Il testo (Salva-Roma ter) approvato in Aula alla Camera il 10 aprile, deve ancora passare in Senato ma intanto in commissione a Montecitorio è stato modificato, come abbiamo visto, con le nuove disposizioni sulle rate.
Prima rata Tasi-IMU 2014
Ricapitolando, il 16 giugno si andrà alla cassa per il versamento della prima rata Tasi-IMU 2014: nei Comuni che nel frattempo avranno deliberato le nuove aliquote si paga con queste ultime, mentre in mancanza di nuova delibera la situazione è diversa per prime case e altri immobili:
- abitazioni principali – salta l’acconto;
- altri immobili – Tasi con aliquota base 0,1% (comma 676, Legge di Stabilità) e IMU con aliquote 2013.
Seconda rata Tasi-IMU 2014
- Prime case: senza le delibere entro il 31 maggio, salta l’acconto di giugno e il versamento Tasi si effettua con unica rata entro il 16 dicembre.
- Altre abitazioni: in dicembre, il saldo conterrà il conguaglio sulla base delle delibere comunali 2014, che potranno come tutti gli anni cambiare fino alla fine di ottobre.
Calcoli
Prime case: è espressamente previsto che in mancanza di delibera comunale si paghi solo a dicembre. In questo modo, si evitano pagamenti ai proprietari di prime case che erano esenti IMU (perché le detrazioni azzeravano l’imposta) e che, in mancanza di delibera, con la legge attuale dovrebbero pagare la Tasi, mentre applicando eventuali detrazioni dei Comuni resteranno esenti.
Immobile diverso dalla prima casa: per l’acconto si somma un massimo di 1,06% di IMU (aliquota 2013) + 0,1% di Tasi. In realtà, la somma di IMU + Tasi non può superare l’1,14%, quindi non è chiarissimo cosa bisognerebbe pagare in sede di acconto nei Comuni che avevano nel 2013 le aliquote massime IMU.
=>IMU e Tasi, scenari e rincari 2014
Delibere comunali
I Comuni stanno intanto deliberando. Milano ha applicato l’intero aumento dello 0,08% agli immobili diversi dalla prima casa, portando la relativa aliquota dell’1,14%; l’aliquota sulle prime case è invece allo 0,25%, con un meccanismo di detrazioni (da 20 a 84 euro) in base a valore dell’immobile e al reddito dei proprietari. In pratica, sugli immobili fino a 200 euro di rendita catastale, il bonus annulla l’imposta, mentre per abitazioni fra 250 e 300 euro di rendita ci sarà una Tasi da 21 a 42 euro, simile all’importo della Mini IMU. Oltre i 350 euro di rendita interviene il criterio del reddito del proprietario: se inferiore a 21mila euro annui la detrazione va a scalare fino ad esaurirsi. A Roma non c’è ancora la decisione finale ma si pensa a un’aliquota indifferenziata dello 0,2%.