Abolita la Web Tax e approvato un nuovo Decreto Salva Roma: sono alcune delle (diverse) misure approvate dal Consiglio dei Ministri del 28 febbraio, riproponendo in parte quanto previsto dal vecchio Salva-Roma mai convertito in legge e completando la squadra di Governo nominando 9 viceministri e 44 vicesegretari.
Bilancio della Capitale
Il vicepremier Graziano Del Rio ha spiegato che gli importi stanziati per sanare il bilancio della Capitale sono i medesimi del precedente provvedimento, ma cambiano le modalità di reperimento fondi: non trasferimento da Stato a Comune ma anticipazione, versando tutto in una volta quelle previste in più anni.Insieme ai trasferimenti, è stata stabilita l’urgenza, necessità e obbligo di avere dal comune capitolino piani di rientro e risanamento del bilancio, con relativo aumento delle entrate, come previsto in Senato da un emendamento approvato a larghissima maggioranza.
Web Tax
Sulla Web Tax c’è stato un colpo di scena: la formulazione del decreto non convertito in legge dal Parlamento, prevedeva solo slittamento dell’imposta a luglio 2014, mentre il Governo ha deciso di rinunciare alla misura, che del resto era stata oggetto di critiche sollevando dubbi di compatibilità con i regolamenti comunitari: di fatto mai entrata in vigore, prevedeva l’obbligo di acquistare pubblicità online solo da soggetti con partita IVA in Italia, intermediari compresi.
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Altre misure
Il CdM ha varato una lunga serie di altri provvedimenti, per recepire quanto decaduto con il ritiro del Decreto 151/2013, meglio noto come Salva Roma. Tra queste spicca la modifica alla IMU-TASI con la possibilità per i Comuni di alzare le aliquote dello 0,8%. C’è anche lo slittamento al 31 marzo della sanatoria Equitalia sulle cartelle esattoriali. Previste poi delle proroghe normative per garantire i servizi di pulizia nelle scuole, provvedimenti per l’edilizia scolastica, semplificazioni burocratiche (es.: procedura unica per il permesso di soggiorno e di lavoro, riuniti in un unico documento).