Modello di autocertificazione per l’esenzione dal canone RAI in bolletta elettrica introdotto dalla Legge di Stabilità 2016 (commi da 152 a 160), variazioni di possesso e residenza da comunicare, casi particolari e possibili errori: ecco un breve vademecum per il contribuente sul nuovo abbonamento alla TV di Stato, che scende a 100 euro ma arriva con il bollettino della luce e per il primo anno di applicazione si salda dal prossimo luglio, mentre dal 2017 le rate si pagheranno da gennaio.
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La regola
Per ogni apparecchio si paga un solo canone RAI: quindi, per un appartamento abitato da più persone va pagato una sola volta. La società elettrica presume il possesso di un apparecchio televisivo nell’immobile di residenza anagrafica e in tutti quelli in cui c’è un antenna o un impianto di ricezione del segnale, inserendo il relativo canone in bolletta. Chi non possiede l’apparecchio e riceve l’addebito dovrà comunicarlo all’Agenzia delle Entrate (Direzione Provinciale I di Torino – Ufficio territoriale di Torino I – Sportello SAT), presentando autocertificazione in base a regole che saranno definite dalle Entrate.La presunzione di possesso vale solo per l’abitazione di residenza; per gli altri immobili resta la regola precedente (articolo 1, comma 2, del decreto legge 246/1938), per cui la presunzione scatta in presenza di un:
«impianto aereo atto alla captazione o trasmissione di onde elettriche o di un dispositivo idoneo a sostituire l’impianto aereo, ovvero di linee interne per il funzionamento di apparecchi radioelettrici».
I possibili errori
Soprattutto per questo primo anno di applicazione potrebbero verificarsi errori o disguidi in relazione all’intestazione del canone RAI. In una famiglia in cui, ad esempio, il marito sia intestatario del canone RAI e la moglie della bolletta elettrica, si rischia di pagare due volte.Un caso particolare è rappresentato anche da chi paga una tariffa D3 applicata sia ai residenti che consumano più di 3kw sia ai non residenti (i quali però non devono necessariamente pagare il canone).
Autocertificazione
L’autocertificazione vale solo per un anno. L’Unione Nazionale Consumatori (UNC) consiglia di aspettare che arrivi la richiesta indebita del pagamento del canone RAI e che venga emesso il provvedimento con le modalità di presentazione. L’auspicio è che assieme alla bolletta venga allegato un modellino di autocertificazione, che eviti al consumatore dichiarazioni incomplete. Nella comunicazione, infatti, andranno riportate le eventuali variazioni relative al possesso di un apparecchio televisivo, cambio di residenza, vendita o cessione a terzi del televisore (con generalità e indirizzo del nuovo possessore), rottamazione (allegando la ricevuta), furto (allegando la denuncia), decesso del titolare dell’abbonamento (con disdetta dell’abbonamento).
=> Canone RAI in bolletta: il modulo di esenzione
Pagamento
Nel 2016, il primo addebito arriverà con la bolletta successiva al primo luglio e comprenderà tutte le rate scadute fino a quel momento. Significa che il primo addebito sarà intorno ai 70 euro ipotizzando che comprenda anche il mese di luglio. Le rate sono dieci a cadenza mensile, di importo pari a 10 euro. Dal 2017, si inizierà a pagare da gennaio e visto che la bolletta in genere si paga bimestralmente, le rate saranno da 20 euro e terminerà in ottobre. Chi paga con domiciliazione bancaria non deve fare nulla: il canone RAI arriverà in banca, insieme alla bolletta (non è prevista autorizzazione aggiuntiva da rilasciare).
Importi: l’importo di 100 vale solo per l’anno 2016. Significa che nel 2017 l’importo del canone RAI potrebbe cambiare: il Governo ha spiegato, presentando la misura nell’autunno scorso, che l’obiettivo è quello di ridurre ulteriormente l’importo, utilizzando il maggior gettito che si attende grazie all’introduzione del pagamento in bolletta elettrica.
Esenzioni: over 75 con reddito fino a 6.713,98 euro, militari di Forze Armate straniere appartenenti alle Forze NATO, agenti diplomatici e consolari, rivenditori e riparatori TV. E’ previsto che nei prossimi anni i limiti di esenzione per gli over 75 possano salire a 8mila euro, sempre utilizzando le risorse aggiuntive attese dall’introduzione del canone RAI in bolletta. In particolare, il 33% delle maggiori entrate 2016 e il 50% per il 2017 e 2018 saranno destinate all’innalzamento della soglia reddituale, a ulteriori sconti sul canone e a un Fondo per il pluralismo e l’innovazione dell’informazione, da istituire presso il ministero dello Sviluppo Economico.