A partire dal 2015 oltre alla dichiarazione dei redditi precompilata arriverà anche il nuovo ISEE precompilato. Ad assicurarlo è stato il ministro del Lavoro Giuliano Poletti, in occasione dell’audizione in Commissione Affari sociali alla Camera, sottolineando che il Governo era pronto a partire anche prima del 1° gennaio 2015 ma che per evitare problemi si è scelto di dare il via al nuovo sistema di calcolo del reddito a partire dal prossimo inizio anno. A chiedere al Ministero di non anticipare il nuovo ISEE prima del 2015 erano stati gli enti locali così da dare tempo a tutte le Amministrazioni di organizzarsi.
=> 730/2015 precompilato: il calendario di attuazione
La modulistica, ha garantito Poletti, verrà messa a disposizione nelle prossime settimane, ovvero entro metà ottobre, in modo che i Comuni possano rielaborare le soglie ISEE in base alle quali parametrare i costi dei servizi offerti e le prestazioni rese.
ISEE 2015
Tra le novità del nuovo modello ISEE 2015 c’è la più ampia classificazione dei redditi della famiglia con un ampliamento delle tipologie di redditi ammessi:
- redditi tassati con regimi sostitutivi (cedolare secca, premi produttività ecc.);
- redditi e trasferimenti non tassati (assegni familiari, pensioni di invalidità, accompagnamento, assegni sociali ecc.).
Viene inoltre data maggiore rilevanza al nucleo familiare e alla presenza di eventuali figli disabili. L’obiettivo della revisione dell’indicatore è di migliorare l’equità sociale a favore delle famiglie più numerose e disagiate. Per evitare false dichiarazioni, verranno ridotte al minimo le autocertificazioni. In sostanza invece di rivolgersi ad un CAF o all’INPS fornendo i propri dati autocertificati, il contribuente riceverà l’ISEE precompilato con le informazioni ricavate facendo accesso alla banca dati dell’Anagrafe Tributaria (giacenze medie dei conti correnti e quelli sull’esistenza di mutui casa etc.). Come ulteriore semplificazione potrebbe essere previsto l’invio dell’ISEE ai centri che lo richiedono come Università, Comuni e scuole direttamente da parte dei CAF (oggi il servizio di rilascio della certificazione è interamente a carico dell’INPS).