Nel il disegno di legge delega sul lavoro approvato nel CdM del 12 marzo dal Governo Renzi, ovvero nella parte più corposa del Jobs Act, non ci sono solo le nuove detrazioni IRPEF per i dipendenti con un reddito fino a 25 mila euro, ma anche tagli ad alcune detrazioni fiscali come quelle relative al coniuge a carico, finora concesse ai nuclei monoreddito.
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Stop detrazioni coniuge a carico
Una penalizzazione pesante quella prevista tra le misure per la conciliazione dei tempi di lavoro-famiglia, che riguarda milioni di contribuenti e che potrebbe fare la differenza a fine mese per molte famiglie, trattandosi di 800 euro l’anno per i redditi medio-bassi per poi scendere a 690 euro e azzerarsi del tutto oltre gli 80mila euro di reddito lordo.
La misura naturalmente è stata poco pubblicizzata dal nuovo premier Matteo Renzi, anzi è stata quasi nascosta rifilandola all’ultima pagina della scheda di sintesi della Legge delega che riforma il mondo del lavoro e che il Governo si appresta a presentare in Parlamento.
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Tax credit
Nel capitolo “Delega in materia di conciliazione dei tempi di lavoro con le esigenze genitoriali” al punto c) si legge: «abolire la detrazione per il coniuge a carico ed introdurre il tax credit, quale incentivo al lavoro femminile, per le donne lavoratrici, anche autonome, con figli minori e che si trovino al di sotto di una determinata soglia di reddito familiare». L’idea dovrebbe essere quella di favorire l’occupazione femminile, ma questo apparentemente a discapito delle pari opportunità, quasi obbligando le donne a lavorare piuttosto che rimanere a casa ad occuparsi di eventuali figli e genitori anziani.