La Legge di Stabilità 2013 varata in Consiglio dei Ministri ha stralciato la riduzione delle tasse per i contribuenti con reddito medio basso, non applicando più il taglio IRPEF promesso per il 2013: inizialmente, infatti, era stata disposta la riduzione delle due aliquote inferiori dell’imposta sul reddito, che quindi avrebbero guadagnato l’1% in più ogni anno, con un incremento del netto in busta paga.
>> Confronta gli scaglioni e aliquote IRPEF 2012 e 2013
L’obiettivo di questa riduzione dell’imposta sul reddito, come spiegato dal ministro dell’Economia Vittorio Grilli, era di «migliorare la condizione delle famiglie e consentire una ripresa della domanda interna».
Pur annullando gli sconti promessi, comunque è rimasto l’aumento IVA da luglio 2013: dal 10 all’11% e dal 21 al 22%.
IRPEF 2013
I e II scaglione
Reddito tra 0 e 15.000 euro. Per i redditi fino a 15mila euro l’aliquota IRPEF non passa più al 22% ma resta al 23%. La auspicata riduzione di aliquota, applicata su tutti i redditi, avrebbe lasciato nelle tasche degli italiani 4 miliardi di euro in più.
Reddito tra 15.001 e 28.000 euro. Per i redditi fino a 28mila euro l’imposta IRPEF resta al 27% (e non scende al 26%).
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III – V scaglione
Anche le altre aliquote restano quelle del 2012. Prima di vederle in dettaglio ti segnaliamo delle risorse utili per il calcolo delle proprie imposte sul reddito:
Reddito tra 28.001 e 55.000 euro. Invariati gli altri scaglioni: il terzo, quello compreso tra 28.001 euro e 55.000 euro l’aliquota IRPEF resta al 38% sulla soglia eccedente la seconda.
Reddito tra 55.001 e 75.000 euro. Per lo scaglione IRPEF riservato ai redditi tra i 55.001 euro ed i 75.000 euro l’aliquota IRPEF resta al 41%.
Reddito sopra i 75.000 euro. Oltre i 75.000 euro di reddito l’aliquota IRPEF è pari al 43%.