Non termina il balletto sull’IMU alla Chiesa, prima si dice che pagherà poi no, alternativamente.
Le ultime informazioni arrivate sul tema dal il Ministero dell’Economia assicuravano che la Chiesa pagherà l’IMU dal 2013 senza ritardi perché l’articolo 91 bis, comma 3, del decreto legge n. 1 del 2012, convertito in legge n. 27 del 2012 è già in vigore senza bisogno di decreti attuativi.
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Ora invece arriva la notizia che il Consiglio di Stato ha bocciato il decreto del Governo che impone alla Chiesa il pagamento dell’IMU per gli immobili in cui si svolgono attività commerciali.
La motivazione? «La disposizione va oltre le competenze» e in più, secondo il CdS, «il Governo ha compiuto scelte in assenza di criteri atti a specificare la natura non commerciale di un’attività».
«Trattandosi di un decreto ministeriale, il potere regolamentare deve essere espressamente conferito dalla legge e, di conseguenza, il contenuto del regolamento deve essere limitato a quanto demandato», conclude il CdS.