Arriveranno nei prossimi giorni i primi interventi sulle semplificazioni messi in campo dal governo Monti – come preannunciato dal premier – in riforma fiscale: il tutto sarà contenuto in un decreto legge e in una nuova delega fiscale.
Al centro delle azioni del Governo non solo la semplificazione degli adempimenti tributari ma anche un giro di vite contro l’evasione fiscale.
Scarica la bozza del decreto di riforma fiscale
Sembra confermata la possibilità di un ritorno dell’elenco clienti fornitori per semplificare la gestione contabile delle imprese, cancellando l’obbligo per i commercianti di inviare una comunicazione all’Amministrazione Finanziaria per ogni acquisto di importo superiore ai 3.000 euro (spesometro).
Lotta all’evasione fiscale
D’altra parte però, sempre per le imprese del commercio, sono in arrivo «nuove sanzioni per chi non emette scontrini o fa dichiarazioni false». Ad esempio Le norme anti-evasione i contribuenti soggetti agli studi di settore colpevoli di errori od omissioni incorreranno in accertamenti analitico-induttivi che scatteranno in automatico e non potranno più cavarsela con la semplice sanzione pecuniaria come avviene ora.
La lotta all’evasione fiscale comporterà un maggiore gettito per le casse dello Stato e contribuirà ad alleggerire la pressione fiscale a carico delle imprese. «Abbiamo l’obiettivo di ridurre il disavanzo pubblico, ma di far affluire ai contribuenti onesti in forma di minori tasse il gettito di maggiore lotta all’evasione», ha dichiarato Mario Monti.
IMU
L’altra importante novità potrebbe riguardare l’esenzione riservata alla Chiesa dalla nuova chiamata IMU (Imposta municipale unica), che la manovra finanziaria ha sostituito alla vecchia ICI. L’esonero dovrebbe però riguardare esclusivamente gli immobili non commerciali, quindi niente esenzione per le imprese. (verificare!)
Insieme all’IMU, probabilmente, dovrà essere presentata la dichiarazione per gli immobili e pertinenze, dichiarazione IMU, entro il 30 giugno dell’anno successivo a quello in cui sorge il presupposto impositivo, quindi il 30 giugno 2013, oppure l’anno successivo ad un cambio rilevante nella situazione del proprietario (es. la vendita).
Modalità di presentazione e caratteristiche del nuovo modello verranno definiti da un apposito decreto ministeriale.
Aliquote fiscali e IVA
Il nuovo disegno di legge in tema fiscale si presenta piuttosto articolato e andrà a riscrivere la delega fiscale presentata dal precedente governo Berlusconi con un pacchetto di emendamenti.
Le revisioni dovrebbero includere la riduzione delle aliquote fiscali IRPEF e IRES attualmente al 23% e al 27%, ma non le agevolazioni fiscali attualmente in vigore (oltre 700). Per queste bisognerà attendere un “decreto regolamentare”.
con tutta probabilità non si arriverà all’aumento delle aliquote IVA di un ulteriore punto percentuale, come previsto dall’ultima manovra correttiva, con la clausola di salvaguardia, per dicembre 2012 e di un altro mezzo punto dal 2014.
Equitalia
Nonostante il governo Monti abbia dichiarato guerra aperta all’evasione, tra le misure per la semplificazione fiscale potrebbero trovare spazio anche norme volte ad alleggerire le modalità di riscossione dei debiti tributari da parte di Equitalia, evitando blocco dell’attività per le imprese morose perché in difficoltà economica conseguente alle crisi.
A suggerire tali misure è stata proprio Equitalia, l’agenzia di riscossione, recentemente contestata anche con manifestazioni violente di dissenso.