Probabilmente la paura di una pressione fiscale troppo gravosa non favoriva le iniziative imprenditoriali. Iniziative che hanno invece ripreso a nascere grazie al regime forfettario applicabile alle nuove imprese. In particolare nel mese di febbraio sono state avviate 51.141 nuove attività, con un significativo incremento del 18% rispetto allo stesso mese del 2015.
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Evidentemente l’ultima Legge di Stabilità, che ha portato a 10mila euro tutte le soglie di ricavi o compensi per le diverse attività ad eccezione dei professionisti, unitamente alla tassazione ultragevolata per i primi cinque anni di attività, ha convinto gli imprenditori indecisi. A fornire queste positive informazioni di crescita è stato l’Osservatorio sulle partite IVA del MEF, che ha anche evidenziato come le quote rosa siano in costante aumento. Sempre a febbraio le nuove aperture sono state 13.148, ovvero il 36% del totale, riuscendo nell’impresa di doppiare i colleghi maschi in termini di tatto di crescita nei primi due mesi del 2016 (+30,6% contro il 17,8%).
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I giovani entro i 35 anni registrano il 45,7% degli avviamenti, mentre il 35,4% proviene da soggetti di età compresa nella fascia dai 36 ai 50 anni. Dal punto di vista della collocazione territoriale, il 43,5% delle nuove partite IVA proviene dal Nord, il 22,2% al Centro e il 34,1% al Sud. Le regioni più attive sono Provincia autonoma di Trento (+44,2%) e nelle Marche (+39,5%), più lievi in Sardegna (+8,1%) e Sicilia (+9,8%). Dal punto di vista del comparto operativo, il maggior numero di nuove imprese è nel commercio (23%), seguito da attività professionali (14,6%) e dall’agricoltura (10,3%).
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