Fra TASI, TARI e IMU, le tasse sugli immobili in questo 2014 raggiungono nuovi record, ma la crisi del mercato immobiliare fa scendere il prelievo legato ai trasferimenti di proprietà dell’immobili (compravendite) e le novità legislative rivitalizzano il mercato degli affitti, come la riduzione della cedolare secca sui canoni concordati. Vediamo una scheda su tutte le principali novità, fiscali e normative, relative al mercato immobiliare 2014 cercando anche di calcolarne il peso per le tasche dei proprietari.
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Tasse sulla proprietà
La Cgia di Mestre (report compatativo 2007-2014) calcola che quest’anno i proprietari di immobili pagheranno più imposte, nonostante la diminuzione delle tasse sul trasferimento di proprietà e di un andamento stabile di quelle sulla reddidività degli immobili. A salire è l’imposizione sulla proprietà, che costerà 32,5 miliardi (+4,6 mld rispetto al 2013). Quindi, nel 2014 si pagherà di più dell’anno scorso e, rispetto al 2007 parliamo di +28%, con il seguente dettaglio:
- Trasferimento (Iva, bollo e registro, Catasto): -23%
- Redditività (Irpef, Ires): +1%
- Proprietà (IMU, TASI e TARI nella IUC): +88%.
I rincari sono dovuti alla Riforma Tasi-IMU. Ipotizzando un’aliquota TASI media dello 0,2%, il 2014 costrerebbe più di 5 miliardi di euro in più ai contribuenti. Il prelievo totale sulla casa (comprensivo anche di IMU) sarebbe pari a 32,5 miliardi contro i 28,2 dello scorso anno. Gli aumenti TASI, sottolinea Giuseppe Bortolussi, segretario Cgia, pesano soprattutto sui proprietari di seconde e terze case e su chi possiede immobili ad uso produttivo:
«Un tempo l’acquisto di una abitazione o di un altro tipo di immobile costituiva un investimento. Ora, chi possiede una casa o un capannone sta vivendo un incubo. Tra IMU, TASIi e TARI gli immobili sono sottoposti ad un peso fiscale insopportabile».
=> TASI-IMU 2014: l’acconto di giugno
Le altre imposte sugli immobili presentano legislazione invariata e importi in linea con il 2013: Irpef, Ires, cedolare secca costeranno sempre 9 miliardi circa e le tasse sul trasferimento di proprietà (Iva, registro, imposte ipotecaria e catastale, successione e donazioni) circa 11 miliardi.
Tasse sugli affitti
La novità principale riguarda la cedolare secca, contratto fino ad oggi non troppo utilizzato e ora incentivando con aliquota ridotta dal 10% al 15%, ma solo per locazioni a canone concordato (Piano casa – Dl 47/2014) e fino al 2017. Questi contratti che già applicavano la cedolare secca vedranno la riduzione automatica, mentre chi applica la tassazione ordinaria può scegliere l’opzione entro il termine di pagamento dell’imposta di registro di ogni anno.
=> Cedolare secca: tutte le novità 2014
Da quest’anno sulle abitazioni concessi in affitto si pagherà anche la TASI. Se la seconda casa non viene affittata, inoltre, dal 2o14 il proprietario paga anche l’IRPEF (al 50%), reintrodotta dalla Legge di Stabilità.
Ricordiamo infine che sugli affitti sono intervenute semplificazioni procedurali: dal primo aprile 2014 per la registrazione dei contratti si compila il nuovo modello RLI, che sostituisce Siria e Iris. Dallo scorso dicembre, inoltre, il proprietario non è più tenuto ad allegare al contratto l’APE (Attestazione di Prestazione Energetica), che però deve essere prodotta e, in alcuni regioni, con obbligo di consegna all’inquilino.