Il 24 gennaio scade il pagamento della maggiorazione TARES, imposta su cui regna confusione: se il bollettino precompilato non arriva a casa, e di conseguenza si paga in ritardo o di meno, non si incorre in sanzioni. Lo ha spiegato il sottosegretario all’Economia Pier Paolo Baretta.
Sanzioni e interessi
Secondo il comma 4 bis, articolo 5, Dl 102/2013 (con le disposizioni in materia di TARES), «nel caso in cui il versamento relativo all’anno 2013 risulti insufficiente, non si applicano le sanzioni previste in tale ipotesi, qualora il Comune non abbia provveduto all’invio ai contribuenti dei modelli di pagamento precompilati in base all’applicazione delle disposizioni regolamentari e tariffarie di cui al presente articolo».La disposizione generale è in linea con lo Statuto del Contribuente (legge 212/2000) che, al comma 2, articolo 10 (tutela dell’affidamento e della buona fede, errori del contribuente), prevede che non vengano «irrogate sanzioni nè richiesti interessi moratori al contribuente, qualora egli si sia conformato a indicazioni contenute in atti dell’amministrazione finanziaria, ancorchè successivamente modificate dall’amministrazione medesima, o qualora il suo comportamento risulti posto in essere a seguito di fatti direttamente conseguenti a ritardi, omissioni o errori dell’amministrazione stessa».
Errori e scadenze
E’ indubbio che in materia di Tares 2013 (così come per l’IMU), fra nuove regole e scadenze, non è stata facilitata la vita al contribuente. Non è chiaro, a questo punto, entro quando i contribuenti possono sanare gli eventuali errori senza incorrere nelle normali sanzioni previste per i ritardi nel pagamento delle imposte. Quel che invece è evidente è che sulla TARES i motivi di confusione non mancano: i contribuenti senza bollettino recapitato sono migliaia, con disagi enormi soprattutto a Roma, dove si può pagare senza sanzioni soltanto solo fino al 24 gennaio. Dunque, bisogna controllare bene le scadenze nel Comune di appartenenza: a Roma il 16 gennaio (con proroga sulle sanzioni al 24 gennaio), a Milano e Torino il 16 dicembre), e così via. In generale, i Comuni hanno prediposto appositi servizi di assistenza se non sono arrivati i bollettini. A Roma, ad esempio, l’AMA (azienda che gestisce la raccolta dei rifiuti) ha potenziato il servizio agli sportelli fino al 24 gennaio.