È un debutto che riguarda circa 20 milioni di contribuenti quello del 730 precompilato 2015, la dichiarazione dei redditi che per la prima volta arriva a lavoratori dipendenti, assimilati e pensionati direttamente dal Fisco, già precompilata, per via telematica: il d-day del 15 aprile segna dunque l’esordio di questa semplificazione fiscale che nei prossimi anni verrà ampliata.
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Scadenze
La prima cosa da segnalare ai contribuenti è che sebbene il 730 precompilato sia ormai a disposizione, attraverso il sito dell’Agenzia delle Entrate, per tutti gli aventi diritto, anche nel caso in cui non ci siano modifiche da fare, l’invio non è possibile fino al prossimo 1 maggio. Per i primi 15 giorni, dunque, i contribuenti possono consultare e compilare la dichiarazione dei redditi, mentre per presentarla i termini scattano il 1° maggio e proseguono fino al 7 luglio. Anche qui c’è dunque una novità, nel senso che sono state modificate le scadenze fiscali della dichiarazione, unificandole tutte in un’unica data (che quindi è la stessa anche per il 730 ordinario e comunque indipendentemente dal fatto che la presentazione avvenga con o senza sostituto d’imposta). Vediamo un breve riepilogo di tutte le cose da sapere sul 730 precompilato al debutto.
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A chi arriva il 730 precompilato
La dichiarazione dei redditi precompilata arriva a lavoratori dipendenti, assimilati e pensionati che possiedono entrambi i seguenti requisiti:
- hanno percepito nel 2014 redditi di lavoro dipendente e assimilati per i quali l’Agenzia delle Entrate ha ricevuto dai sostituti d’imposta la Certificazione Unica 2015 (il Modello CU 2015, che da quest’anno sostituisce il CUD);
- hanno presentato per l’anno 2013 il modello 730 oppure, pur avendo i requisiti per presentare il 730, hanno presentato il modello UNICO o UNICO Mini. Possono aver presentato, nel 2013, oltre al 730, i quadri RM, RT, RW del modello UNICO.
Da sottolineare che il 730 precompilato non arriva se, in relazione al periodo d’imposta 2013, è stata presentata una dichiarazione integrativa o correttiva sulla quale sono ancora in corso l’attività di liquidazione dell’Agenzia delle Entrate. Questo, perché il Fisco non è in grado di individuare correttamente indicazioni da inserire in dichiarazione precompilata. Se però l’attività di liquidazione è ancora in corso in relazione a un 730 regolarmente presentato nei termini, non integrato o corretto successivamente, la dichiarazione precompilata viene predisposta, anche se non conterrà tutti i dati relativi al periodo d’imposta precedente (ad esempio, un’eventuale eccedenza a credito). Infine, ecco nel dettaglio tutte le categorie professionali interessate dal 730 precompilato: sono i lavoratori dipendenti indicati agli articoli 49 e 50, comma 1, lettere a, c, c-bis, d, g (tranne le indennità dei membri del Parlamento europeo), i, l, del Testo unico delle imposte sui redditi. Quindi: lavoratori dipendenti, pensionati, soci lavoratori delle cooperative, borse di studio, compensi di amministratori, sindaci, revisori, remunerazione dei sacerdoti, indennità dei parlamentari (sono esclusi i parlamentari europei), assegni di mantenimento, compensi lavori socialmente utili. Non arriva invece il 730 precompilato ai contribuenti che non possono presentare il 730, quindi, in estrema sintesi, le partite IVA (tranne i produttori agricoli in regime di esonero).
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Cosa contiene
Il 730 preocompilato contiene i dati inseriti nella Certificazione Unica 2015, quelli conosciuti all’Anagrafe tributaria, e altre informazioni fiscali comunicati da enti esterni (banche, assicurazioni, enti previdenziali). Quindi:
- CU 2015: contiene i redditi da lavoro dipendente, pensioni, compensi per attività occasionali lavoro autonomo;
- anagrafe tributaria: dati relativi a versamenti effettuati con F24, compravendite immobiliari, contratti di locazione, dichiarazione redditi dell’anno precedente, ad esempio in relazione a eccedenze, crediti, spese che danno diritto a detrazioni fruibili in più anni, come quella per le ristrutturazioni edilizie, il Bonus energia, il Bonus Mobili;
- da enti esterni: dati relativi a mutui, contributi previdenziali, assicurazioni;
- dal 2016: saranno inserite anche le spese sanitarie. Queste ultime, quindi, nel modello precompilato 2015 non sono presenti, e chi abbia quindi delle spese sanitarie utili per detrazioni deve modificare il 730 precompilato.
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Come si accede
Al 730 precompilato si accede attraverso il sito internet dell’Agenzia delle Entrate, utilizzando il PIN, oppure attraverso un CAF o un professionista abilitato. Per richiedere il PIN, bisogna iscriversi a Fisconline, oppure ai servizi online INPS. In quest’ultimo caso, sarà fornito un PIN INPS, che è comunque valido anche per accedere al 730 precompilato dal sito dell’Agenzia delle Entrate. Infine, si può accedere alla propria dichiarazione attraverso la Carta Nazionale dei Servizi. La registrazione a Fisconline si può effettuare attraverso la procedura sul sito dell’Agenzia delle Entrate, oppure telefonando al numero 848.800.444 da telefono fisso (tariffa urbana a tempo), oppure allo 06 96668907 da telefono cellulare. Infine, è possibile recarsi presso gli uffici dell’Agenzia.
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Termini e modalità di invio
Il 730 precompilato è disponibile dal 15 aprile, ma come detto per inviarlo bisogna attendere il primo maggio e la scadenza ultima per la presentazione è il 7 luglio. Il contribuente, una volta effettuato l’accesso, può visualizzare il proprio 730 precompilato con tutti i dati sopra elencati, un foglio informativo, che dettaglia le informazioni in possesso dell’Agenzia delle Entrate, le relative fonti, specifica quali dati sono stati utilizzati e quali no. Il sistema fornisce anche l’esito della liquidazione della dichiarazione (cioè il rimborso da ricevere o le somme da versare). In alcuni casi, questa informazione non è immediatamente disponibile: ad esempio se manca un elemento essenziale (quale la destinazione d’uso di uno o più immobili posseduti), l’applicazione segnala che la dichiarazione non è liquidabile e viene indicato il quadro che deve essere completato a cura del contribuente. Il risultato finale della dichiarazione sarà poi disponibile dopo la necessaria integrazione del 730.
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Il contribuente può stampare il modello e il foglio informativo, verificare la correttezza di tutte le informazioni, e decidere se accettare o modificare la dichiarazione. Quindi, può decidere di accettare la dichiarazione, e inviarla così com’è, oppure effettuare integrazioni e modifiche. La dichiarazione può essere inviata direttamente, oppure attraverso sostituto d’imposta, CAF, professionista. Bisogna sempre effettuare la scelta sulla destinazione del 2, 5 e 8 per mille.
Controlli fiscali
I contribuenti che accettano il 730 precompilato senza effettuare modifiche non saranno sottoposti a nessun controllo fiscale, nè sulle spese indicate in dichiarazione nè su eventuali rimborsi d’imposta superiori a 4mila euro. Se invece la dichiarazione viene modificata, l’Agenzia eseguirà i soliti controlli formali.
CAF e professionisti
Una novità rilevante riguarda la responsabilità di CAF e professionisti: in caso di errori in dichiarazioni, rispondono direttamente, al posto del contribuente, pagando multa e sanzioni. Questo, a meno che non ci sia alla base condotta dolosa del contribuente-cliente. È possibile inviare una dichiarazione rettificativa, entro il 10 novembre, nel qual caso l’imposta è dovuta dal contribuente, mentre a carico dell’intermediario resta la sanzioni, in misura ridotta. Importante: la dichiarazione si considera accettata anche se vengono effettuate alcune modifiche o correzioni rispetto a quella precompilata, che però non incidono sul calcolo del reddito e dell’imposta.
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730 precompilato, ordinario o UNICO
Il contribuente che riceve il 730 precompilato può sempre decidere di compilare il modello ordinario, pure il modello UNICO.