Solo un contribuente su quattro, fra coloro che riceveranno nei prossimi giorni il 730 precompilato 2015, coglierà le semplificazioni in atto e farà da solo la propria dichiarazione dei redditi (accettando il modello come impostato dal Fisco, oppure modificandolo), mentre il 75% dei destinatari della dichiarazione dei redditi precompilata continuerà a rivolgersi a CAF o intermediari: i dati sono di Confesercenti, in base a un monitoraggio sull’adozione del 730 precompilato da parte degli utenti.
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730 fai da te o dai CAF
Nel dettaglio, il 25% dei contribuenti deciderà di fare tutto autonomamente, utilizzando quindi il canale diretto messo a disposizione dall’Agenzia delle Entrate, mentre il 47% si rivolgerà a un CAF e il 28% a un commercialista. C’è ancora un’ampia percentuale di utenti che non ha chiesto l’accesso all’Agenzia delle Entrate per consultare online il proprio 730 precompilato: il 66% non ha ancora il PIN per le operazioni online.
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Conoscenze fiscali
Emerge in generale un’ampia conoscenza della novità relativa al 730 precompilato, mentre le opinioni sull’efficacia sulla misura sono variegate: il 41% dei contribuenti non si è ancora fatta un’opinione, il 34% ritiene che la dichiarazione precompilata sia una semplificazione utile, il 21% boccia la misura, ritenendola una semplificazione poco efficace.
Secondo Confesercenti, i dati del sondaggio dimostrano:
«Come non sia sufficiente portare online le dichiarazioni per avere una vera semplificazione. Il Fisco in Italia è molto complesso e gli italiani ritengono di dover ricorrere all’assistenza dei professionisti».
Responsabilità
L’Associazione avanza una richiesta precisa al Governo, quella di tornare indietro sulla responsabilità dei professionisti, per le sanzioni e per l’imposta, ritenendola:
«Una scelta che costringe i centri di assistenza fiscale, anche nel caso di dichiarazioni sbagliate a causa di documentazione errata o manchevole presentata dal contribuente, a pagare in sua vece non solo la sanzione, ma anche l’imposta mancante ed i relativi interessi».
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Il riferimento è alla norma in base alla quale CAF e professionisti sono responsabili di eventuali errori commessi nella compilazione del 730 su cui hanno apposto visto di conformità, e devono pagare imposta, interessi e sanzione. Va detto che però la responsabilità del professionista è esclusa nel caso in cui l’errore sia determinato da una condotta dolosa del contribuente. È possibile fino al 10 novembre procedere a una dichiarazione rettificativa, nel qual caso l’imposta resta a carico del cotnribuente mentre l’intermediario paga la sanzione ridotta.
Scadenze
Ricordiamo che il 730 precompilato è ormai giunto al suo debutto: dal 15 aprile, l’Agenzia delle Entrate mette i modelli a disposizine dei contribuenti aventi diritto (che, per quest’anno, sono sostanzialmente i dipendenti e assimilati, pensionati). Il modello conterrà i dati del CU 2015, e altre informazioni in possesso dell’Anagrafe Tributaria (mutui, contributi previdenizali, assicurazioni). Dall’anno prossimo ci saranno anche le spese sanitarie, quest’anno invece non presenti: quindi, chi deve detrarre spese sanitarie, per questo 2015 deve integrare il 730 precompilato. È possibile inserire modifiche e presentare il modello a partire dal prossimo 1 maggio, mentre la data ultima di consegna è il 7 luglio, unificata con quella del 730 ordinario. Importante: i contribuenti che ricevono il 730 precompilato possono comunque scegliere di presentare il 730 ordinario, o il modello UNICO.