I dischi Blu-ray (BD) sembrano oggi gli unici in grado di offrire elevate capacità di archiviazione (50 GB per il tipo a doppio strato), eppure la rivoluzione è dietro l’angolo: l’industria sta lavorando per permettere la memorizzare di addirittura centinaia di gigabyte e Pioneer non sta certo a guardare.
Dopo Sony e TDK – che nel 2006 aveva presentato un prototipo di disco da 200 GB composto da 6 layer da 33 GB ciascuno – il produttore giapponese ha infatti annunciato
lo sviluppo del primo Blu-ray Disk da 400 GB.
Il prototipo, che sarà presentato al pubblico in occasione dell’International Symposium on Optical Memory and Optical Data Storage 2008, per ora di sola lettura possiede 16 strati di registrazione (layer) ciascuno da 25 GB.
Un bel passo in avanti, considerando che gli attuali BD da 50 GB ne contengono solamente due. I tecnici Pioneer hanno dunque messo a punto un’avanzata tecnologia multilayer capace di far fronte al rischio di interferenze e perdite dati che l’elevato numero di layer ravvicinati porta, molto più alto rispetto ai BD a doppio strato.
Secondo le rivelazioni dello stesso produttore, per leggere questi supporti ottici è stato sviluppato un adeguato dispositivo: le testine ottiche dei nuovi drive a laser blu faranno uso di una speciale lente sferica per la riduzione delle aberrazioni e di un elemento talmente sensibile alla luce da poter leggere segnali anche molto deboli e con elevato rapporto segnale/rumore.
Le nuove testine ottiche però conservano le rimanenti caratteristiche identiche a quelle già in uso, permettendo la perfetta compatibilità con gli attuali dischi ottici.
Ancora non sono però noti né i tempi di commercializzazione, né di sviluppo del modello registrabile né tanto meno i prezzi. Attendiamo dunque l’evento Hawaiano del 13 luglio per ulteriori notizie al riguardo.