Un Decreto Legge con cui far partire il complesso iter delle liberalizzazioni in Italia, come anticipato dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio Antonio Catricalà, uno che della materia se ne intende visto che fino al mese scorso era il numero uno dell’Antitrust: «entro il 20 gennaio il Consiglio dei ministri varerà un nuovo decreto sulle liberalizzazioni».
Taxi, farmacie, trasporti, notai, energia, ordini professionali: sono molti i campi sui quali il Governo interverrà con un provvedimento atteso e delicato. Fra i capitoli di maggior interesse per le aziende spicca quello sul gas, che potrebbe portare a un abbattimento delle tariffe sui consumi di energia.
In realtà, misure sulla liberalizzazione di taxi e farmacie (farmaci di fascia c) erano già state previste dall’ultima manovra finanziaria (o Decreto Salva Italia che di si voglia), per poi essere abbandonate in sede di dibattito parlamentare, anche in seguito alle proteste delle categorie interessate. In realtà l’appuntamento era solo rimandato.
E infatti arriverà ora un provvedimento che riguarda la liberalizzazione di molti altri settori: almeno una quindicina di interventi, secondo le attese più accreditate e le anticipazioni del primo ministro, Mario Monti, e del sottosegretario Catricalà.
Decreto sulle liberalizzazioni
Innanzitutto, il metodo: la forma del decreto è stata scelta perché garantisce tempi brevi, mentre una legge avrebbe un tempo di gestazione troppo lungo in Parlamento. I tempi stretti vengono chiesti in primis dall’Unione Europea: il prossimo 23 gennaio c’è la riunione dell‘Eurogruppo, alla quale, come specificato nei giorni scorsi nell’agenda economica 2012 dallo stesso primo ministro Mario Monti, l’obiettivo è di presentarsi con qualcosa di concreto in materia di liberalizzazioni.
Catricalà ha comunque sottolineato che il Governo intende comunque sentire i partiti, facendo delle consultazioni.
Settori liberalizzati
E veniamo al merito di questo pacchetto liberalizzazioni. L’intervento, ha spiegato ancora Catricalà, riguarderà «tutti i settori: energia, assicurazioni, trasporti, farmacie, notai, acqua». Su quest’ultimo fronte, il Governo specifica che il provvedimento terrà conto del referendum dello scorso mese di giugno, e sarà quindi formulato in modo da non andar contro il risultato referendario (avevo vinto i voti contrari alla privatizzazione dell’acqua).
Farmaci
Tornerà il provvedimento sulle farmacie. Nello scorso dicembre il Governo prevedeva di liberalizzare la vendita dei farmaci di fascia C, con ricetta medica e a pagamento. Non si conosce naturalmente quale sarà la nuova formulazione, ma l’esecutivo ha già anticipato che il decreto prevede che ci siano molte più farmacie e promuove una discesa dei prezzi dei farmaci.
Notai e Ordini professionali
Un’altra anticipazione riguarda i notai: anche qui, è previsto un aumento della pianta organica che Catricalà definisce «rilevante». In genere, con il decreto liberalizzazioni e forse anche con successivi provvedimenti, l’esecutivo metterà mano a una nuova normativa sulle professioni e sui relativi Ordini.
Energia e Trasporti
Quindi, la benzina. L’esecutivo pensa a un provvedimento che permetta ai benzinai di poter vendere anche altri prodotti, oltre ai carburanti, e anche a misure che facilitino l’apertura di punti di distribuzione multimarca e indipendenti. L’obiettivo è chiaro: abbattere i prezzi della benzina, molti alti in Italia.
Anche sui taxi verrà ripreso il discorso abbandonato a dicembre, che prevedeva la liberalizzazione delle licenze. E si registrano già proteste, ieri c’è stata un’ora di sciopero dei taxisti all’aeroporto milanese di Linate.
Possibili nuovi provvedimenti sul commercio: la manovra di fine anno ha introdotto al liberalizzazione degli orari , ora le attese sono puntate su misure relative ai saldi.
Ma non è tutto, anzi ci sono altri capitoli particolarmente caldi anche perché riguardano grandi aziende a partecipazione pubblica (con cui le Pmi hanno spesso a che fare quotidianamente) : le ferrovie, le poste, le grandi reti di distribuzione del gas. L’esecutivo studia norme che, ad esempio consentano alle imprese di pagare meno l’energia.
Ci sono allo studio provvedimenti sulla Rai, probabilmente relativi alla governance o al canone (anche qui, con ogni probabilità l’esecutivo studierà una norma a parte).
Banche e assicurazioni
E ancora, assicurazioni (forse anche per intervenire sulle tariffe Rc auto) e banche. Probabili nuove regole sui mutui, ad esempio vietando l’abbinamento con polizze assicurative. In genere, l’obiettivo è sempre lo stesso: far scendere i prezzi, tutelare maggiormente il consumatore o comunque il cliente, rendere concorrenziale il mercato.
Per i dettagli di tutti questi provvedimenti, bisogna attendere il decreto. «Il presidente Monti ci mette la testa, io cerco di metterci la mia esperienza, ma sentiremo anche tutti gli altri ministri, in particolar modo il ministro Passera», ha sottolineato Catricalà. Che non nasconde la portata del provvedimento: «stravolgerà i mercati italiani». Catricalà, che come detto è l’ex presidente dell’Antitrust, e Mario Monti, che è stato commissario alla Concorrenza in Europa, hanno notevole esperienza in tema di liberalizzazioni. Il conto alla rovescia è iniziato, sarà il primo atto della fase due, quella dedicata alla crescita dell’economia italiana.