Split payment IVA per un numero maggiore di soggetti, sanatoria liti fiscali pendenti, interventi per le PMI (equity crowdfunding, start-up), misure per il lavoro (premi produttività e contrattazione decentrata), riordino agevolazioni (compresa l’ACE) e compensazioni fiscali, tassa Airbnb per affitti brevi, aumento accise tabacchi, taglio missioni ministeriali: sono le principali misure della manovra bis da 3,4 miliardi di euro (lo 0,2% del PIL), chiesta dall’Europa per correggere i conti pubblici e approvata dal CdM assieme al DEF 2017 (documento di economica e finanza che alza le stime di crescita per quest’anno all’1,1% dal precedente 1%) e al PNR (piano nazionale di riforme).
=> Indicatori di benessere nel DEF
Misure fiscali
- Split payment IVA (scissione pagamenti, con il committente che versa l’imposta allo Stato) esteso a tutte le amministrazioni, enti e soggetti inclusi nel consolidato della PA, nonché alle controllate, e viene applicata anche ai liberi professionisti (misura da 1,3-1,4 miliardi di euro).
- Sanatoria liti fiscali con sconto su sanzioni e interessi (adesioni fino al 30 settembre).
- Compensazioni con visto di conformità, limite ridotto da 15mila a 5mila.
- Cedolare secca al 21% sugli affitti brevi (“tassa Airbnb” per locazioni turistiche).
- Accise sui tabacchi
- Tassa sui giochi (raddoppia, al 12%).
Pacchetto imprese
- Incentivi alle quotazioni delle PMI,
- Estensione agevolazioni per start-up innovative,
- Novità per la finanza di progetto,
- Limiti al patent box (escluso per i marchi commerciali).
Lavoro
Nuovi incentivi ai premi di produttività e per le aziende che coinvolgono i dipendenti nell’organizzazione del lavoro, indicato l’obiettivo di favorire la contrattazione di secondo livello.
DEF e PNR
Le misure sopra elencate sono contenute in un decreto legge (la cosiddetta manovrina), che contiene anche ulteriori interventi in favore delle zone colpite dal terremoto.
Quanto al DEF 2017, le novità fondamentali sono rappresentate dalle stime di crescita, con un incremento del PIL rispetto alle precedenti previsioni all’1,1%, con deficit visto al 2,1% del PIL rispetto al 2,3% previsto in autunno. In parole semplici, migliorano i conti italiani. Il PIL è però ridotto nel 2018 e 2019, risentendo del severo percorso di riduzione dell’indebitamento (-1,2% nel 2018, -0,2% nel 2019, pareggio di bilancio nel 2020). Da segnalare che nel DEF sono stati inseriti anche nuovi indicatori di benessere (BES), relativi a reddito medio disponibile, diseguaglianza, mancata partecipazione al mercato del lavoro, emissioni di CO2 e altri gas clima alteranti.
Infine, il Programma Nazionale di Riforma (PNR), che indica un rafforzamento delle politiche attive per il lavoro e misure per ridurre le disuguaglianze (reddito di inclusione per famiglie in condizioni economiche disagiate, riordino prestazioni assistenziali, rafforzamento servizi sociali).