Il Governatore della Regione Campania Stefano Caldoro ha approvato un maxi emendamento che riapre i termini per il condono edilizio. Secondo la nuova normativa contenuta nel Collegato alla legge finanziaria 2014, infatti, viene prorogata la scadenza del 31 dicembre 2006 (prevista dalla legge regionale n.10/2004) entro cui i Comuni potevano esaminare pratiche relative a vecchi condoni (47/85 e 724/94), al 31 dicembre 2015. In questo modo, sarà legalmente possibile sbloccare pratiche di condono relative al 1985 e al 1994 depositate presso i Comuni e finora mai esaminate.
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Condono edilizio in Campania
Con la nuova misura vengono aboliti tutta una serie di vincoli finora esistenti sulle aree protette, come la costiera amalfitana e quella sorrentina. In realtà, si tratterebbe di una correzione di precedenti “errori di valutazione” nell’ambito del PUT L.R 35/87, con relativa inclusione di territori che, pur avendo caratteristiche diverse da quelli soggetti a tutela, erano rimasti vincolati. Anche in alcune zone ritenute a rischio Vesuvio potranno inoltre essere praticati incrementi volumetrici, purché gli interventi effettuati nella cosiddetta “zona rossa” siano finalizzati al risparmio energetico degli edifici o alla stabilità antisismica.
Piano Casa
Il provvedimento della Regione Campania stabilisce che la legge regionale n.19/2009 trova applicazione anche nei territori sottoposti a PUT, pur occorrendo una valutazione caso per caso delle zone omogenee del PUT in cui ricade l’immobile ai fini di qualsivoglia attività edilizia: se l’immobile ricade in una zona dove il PUT impone vincoli allora non saranno consentite premialità volumetriche, diversamente dalle altre zone in cui sono consentite nuove edificazioni (4 , 5, 7).
Pagamenti imprese
Il Collegato prevede infine ulteriori misure per favorire i pagamenti alle imprese da parte della Regione in tempi brevi e certi.