Sono sempre più numerose le aziende che offrono ai propri dipendenti Piani di Welfare Aziendale e di Flexible Benefit con l’obiettivo di migliorare la soddisfazione dei propri lavoratori e di conseguenza produttività e fidelizzazione. Per definire la strategia ottimale in questo senso sarebbe interessante avere uno strumento capace di misurare il ritorno dell’investimento.
Misurare il ROI dei Piani di Welfare
Proprio allo scopo di definire una metodologia di misurazione della creazione di valore economico per le imprese che attivano Piani di Welfare Aziendale è nato il laboratorio di ricerca “WBR-Lab” (acronimo di “Welfare Benefit Return”). Un’iniziativa di VALORE WELFARE – Società milanese specializzata nella consulenza per la costruzione e l’implementazione di Piani di Welfare Aziendale – con la collaborazione dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca e la partecipazione di importanti aziende come:
- Aeroporto di Bologna Spa
- AXA Italia Spa
- BPER Banca Spa
- CIRfood s.c.
- Havas Media Srl
- Italtel Spa
- Milano Serravalle-Milano Tangenziali Spa
L’idea nasce dalla considerazione che la misurazione dei “ritorni di valore” che iniziative di Benefit e di Welfare possono generare sul piano economico (considerando KPI sia di tipo tangibile, sia di tipo intangibile) rappresenta l’aspetto finora meno esplorato dagli operatori del settore e dalle imprese stesse.
Metodologia WBR
Il progetto prevede la definizione di un modello integrato ed adattabile rispetto alle specifiche caratteristiche di ogni singola impresa grazie ad una fase iniziale di ricerca e di studio seguita da una fase di validazione e di test per l’applicazione della metodologia “WBR” nei diversi contesti organizzativi e aziendali espressi dalle Aziende partecipanti.
Il Prof. Dario Cavenago, ordinario di Economia Aziendale e Direttore di MAUNIMIB presso l’Università degli Studi di Milano-Bicocca, spiega:
“Con questo obiettivo riteniamo sia possibile identificare un set di indicatori ed una metodologia applicabile in qualsiasi impresa per la misurazione dell’impatto economico degli investimenti associati alle iniziative di Welfare Aziendale”.
Giovanni Scansani, Amministratore Unico e co-fondatore di VALORE WELFARE, aggiunge:
“Confidiamo che i lavori si possano concludere entro la prima metà del 2018 affinché sia poi possibile estendere l’applicazione della metodologia anche alle imprese che stiamo affiancando nella realizzazione dei Piani di Welfare Aziendale, tutte desiderose di poter disporre di uno strumento per assumere decisioni gestionali coerenti sostenute da risultati misurabili quanto all’impatto economico e al ritorno sull’investimento. Sono questi gli obiettivi che potranno essere conseguiti con la metodologia che sarà definita dal Laboratorio, destinata a diventare uno strumento operativo importante per il consolidamento e il successo delle prassi di Welfare Aziendale”.
Antonio Manzoni, co-fondatore di VALORE WELFARE conclude:
“Se il Welfare Aziendale è anche un tema economico, oltre che sociale per la comunità d’impresa è necessario affrontarlo con strumenti ed approcci adeguati. Investire sulle persone significa guadagnare in competitività, efficienza e redditività e dove i progetti di Welfare Aziendale sono stati da noi misurati, il ritorno si attesta fra il 15% e 25% dell’investimento iniziale”.