Fuori dalla salvaguardia 30mila esodati che ora scendono in piazza per chiedere al Governo di trovare una soluzione definitiva che permetta loro di uscire dal limbo dei “senza stipendio né pensione”. In sostanza la mobilitazione è volta a chiedere un’ottava salvaguardia per quei 25-30 mila di lavoratori che, con le vecchie regole, avrebbero maturato il diritto ad andare in pensione entro il 2018.
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Basterebbe quest’ultimo intervento per chiudere definitivamente la questione esodati, ancora aperta ad oltre 4 anni di distanza dalla Riforma delle Pensioni Monti-Fornero che l’ha generata.
Ottava salvaguardia
L’appello lanciato dalla Rete dei Comitati Esodati è il seguente:
“Riconoscere il diritto alla pensione con le regole ante manovra Monti-Fornero a tutti coloro che non erano più occupati al 31 dicembre 2011 per avvenuta risoluzione contrattuale a qualsiasi titolo, oppure avevano entro quella data sottoscritto accordi collettivi o individuali che come esito finale prevedevano il futuro licenziamento e che maturano il requisito pensionistico con le previgenti norme entro il 31 dicembre 2018”.
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Ricorsi individuali
Rivolgendosi ai lavoratori esodati, i Comitati in Rete aggiungono poi:
“Informiamo tutti i disoccupati, in quanto licenziati entro il 31 dicembre 2011 con o senza accordo di esodo o mobilità, che la Rete dei Comitati di Esodati si è resa promotrice di numerose iniziative a sostegno e supporto dei disoccupati dal 2011 con attività di informazione e consulenza sulla loro situazione. I Comitati in Rete, oltre a svolgere un’intensa attività di informazione e aggiornamento delle norme e dei provvedimenti, utili al raggiungimento del diritto alla pensione negato, si sono resi promotori di una denuncia per danni al Ministero del Lavoro e sta allestendo un programma di ricorsi individuali al giudice del lavoro di tutte le province italiane. Ricorsi tendenti al riconoscimento del diritto alla pensione dei cosiddetti esodati rimasti esclusi dalla salvaguardia dalle norme della Riforma. Un’ottava salvaguardia. Obiettivo della Rete dei Comitati è comunque raggiungere un ottavo provvedimento di salvaguardia degli esodati finora esclusi con precise iniziative di lotta e pressione sul Governo e Parlamento”.
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Censimento degli esodati
Tra le iniziative della Rete dei Comitati di Esodati, quella di censire i lavoratori che erano disoccupati al 31 dicembre 2011 o che entro tale data avevano siglato accordi individuali o collettivi di incentivo all’esodo. Ricordiamo che la difficoltà di determinare il numero esatto degli esodati è un altro problema che ha caratterizzato la vicenda sin dai suoi esordi.