Partono le procedure INAIL per il sussidio riservato alle vittime dell’amianto, in attuazione del comma 116 della Legge 190/2014 (Stabilità). Ai malati di mesotelioma che abbiano contratto la patologia o per l’esposizione familiare a lavoratori impiegati nella lavorazione dell’amianto oppure per l’esposizione ambientale comprovata, spetta un assegno di 5.600 euro una tantum: il bonus è reso attuativo dal decreto interministeriale del Lavoro e dell’Economia del 4 settembre 2015.
Il sussidio non è automatico: bisogna farne espressa richiesta, tuttavia l’INAIL deve ancora diramare le istruzioni per la presentazione delle domande. Per adesso si conosce l’ammontare delle risorse stanziate (28,7 milioni di euro) e la platea dei beneficiari (5.140 malati di mesotelioma).
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Il sussidio è concesso in via sperimentale per gli anni 2015/2017. Le istruzioni per fare domanda saranno comunicate con apposito provvedimento INAIL, che nel frattempo ha calcolato il numero di vittime dell’amianto con diritto all’assegno nel triennio di sperimentazione: 3.200 nell’anno 2015 e 970 in ciascuno negli anni 2016 e 2017.
In pratica, per le vittime dell’amianto (lavoratori ammalatisi in via diretta o loro rimasti familiari esposti) è riconosciuto il diritto ad una sorta di risarcimento, che tuttavia non ha carattere di prestazione continuativa: non è infatti una sussidio mensile ma un semplice assegno di importo minimo. La misura è tra l’altro solo sperimentale, non sarà dunque prorogata oltre il 2017 a meno che non venga stabilito per legge.