La Riforma degli ammortizzatori sociali, approvata dal Consiglio dei Ministri dello scorso 11 giugno, è attualmente all’esame delle Commissioni parlamentari. Tra le novità anche il via libera alla stabilizzazione dell’ASDI oltre il 2015, il sostegno economico accompagnerà alla pensione i lavoratori che hanno già fruito della NASpI e si trovano in condizioni di bisogno economico. Inoltre la NASpI diventerà più lunga (24 mesi) a partire dal 2017 e, solo per il 2015, prevede anche una tutela per gli stagionali.
Requisiti
L’ASDI (assegno di disoccupazione), lo ricordiamo, era stato introdotto in via sperimentale dal decreto legislativo attuativo della legge 183/2014 (Jobs Act) per tutelare i lavoratori con un ISEE basso che, una volta terminata la NASpI, permarranno nella condizione di disoccupazione. Tra le condizioni per accedere all’assegno il lavoratore è prevista l’adesione del lavoratore ad un progetto personalizzato proposto dai Centri per l’Impiego che dovrà contenere specifici programmi di ricerca attiva di lavoro.
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Risorse
Per il prolungamento dell’ASDI oltre il 2015 sono state stanziate risorse pari a:
- 180 milioni di euro per il 2016;
- 270 milioni di euro per il 2017;
- 170 milioni di euro per il 2018;
- 200 milioni di euro annui dal 2019.
Decreto attuativo
Perché l’ASDI diventi realmente operativo è necessario che il Ministero del Lavoro emani un apposito regolamento attuativo. L’ammortizzatore sociale verrà erogato mensilmente, per una durata massima di sei mesi ed un importo pari al 75% dell’ultimo assegno NASpI e comunque in misura non superiore al tetto dell’assegno sociale (circa 450 euro), con possibili incrementi basati sui carichi familiari. I criteri precisi sulla situazione di bisogno economico, da misurare attraverso l’ISEE, verranno stabiliti dal decreto attuativo.